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Domenica, 28 Aprile 2024
Una violenza inaudita / Germania

Conosce un uomo online: poi lo invita a casa, lo uccide e mangia pezzi di cadavere

La raccapricciante storia arriva dalla Germania

Una storia macabra che mette in evidenza come i pericoli della rete siano tali anche per i meno giovani. Un uomo di 43 anni è stato ucciso e fatto a pezzi da un insegnante che aveva conosciuto in chat che poi ne ha mangiato alcune parti. È accaduto in Germania mesi fa, ma ora il caso sta tornando alla ribalta perché si sta svolgendo il processo. La prossima udienza è prevista per martedì dopo che i legali del presunto assassino hanno obiettato che l’ufficio del pubblico ministero non aveva fornito alla corte tutte le prove del caso, così l’udienza prevista per ieri è stata riaggiornata.

Riemergono quindi particolari di un omicidio che ha fatto scalpore. L’insegnante di chimica e matematica Stefan R è stato ribattezzato dalla stampa come ‘il cannibale di Berlino’. Avrebbe conosciuto Stefan T. virtualmente, su un sito di incontri per gay. Dopo alcuni giorni i due decidono di incontrarsi a casa dell’insegnante. Una volta arrivato lì, l’uomo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi. Una parte li avrebbe anche mangiati, gli investigatori hanno trovato nella memoria del pc ricerche sul cannibalismo. Un’altra parte sono stati messi in sacchetti e disseminati in vari cassonetti della spazzatura in giro per la città, come a voler disperdere le tracce. E in effetti gli investigatori che erano sul caso hanno impiegato tempo prima di ricostruire cosa fosse accaduto e risalire all’insegnante.

I coinquilini della vittima hanno subito denunciato la scomparsa, ma è stata la testimonianza di un tassista, che ha ricordato il volto dell’uomo che aveva accompagnato all’ultimo appuntamento, a mettere le forze dell’ordine sulla strada giusta. Il primo osso lo trovarono per caso due passanti mentre passeggiavano in un bosco a nord di Berlino. Quando gli inquirenti lo analizzarono scoprirono che si trattava di un osso umano, in particolare dell’osso della gamba di un uomo scomparso due mesi prima: era Stefan T. Poi il lavoro di investigazione che ha portato direttamente a Stefan R accusato di omicidio a sfondo sessuale con il sospetto di aver praticato anche cannibalismo.

Nell’appartamento dell’insegnante gli agenti trovano un enorme freezer vuoto e attrezzi sospetti come seghe e coltelli. Nella memoria del pc ricerche sul cannibalismo e una chat in cui si discuteva sulle conseguenze di un taglio del pene. In Aula l’imputato è rimasto seduto in silenzio mentre venivano lette le accuse mosse nei suoi confronti. Ora l’udienza sarà aggiornata, ma alla memoria riaffiorano altri episodi simili accaduti in Germania, come il ‘cannibale di Rotenburg’ che adescava le sue vittime su internet e per facilitarsi il lavoro si era persino costruito una sorta di "mattatoio" in casa.

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