Le sparano e la trascinano con l'auto: Claudia, uccisa due volte dalla polizia
Claudia Silva Ferreira, 38enne di Rio, è morta dopo essere stata colpita dagli agenti durante una sparatoria coi narcos. I militari hanno trascinato il suo corpo "incastrato" nell'auto per diverse centinaia di metri
ROMA - Colpita da due pallottole. Poi, trascinata per almeno trecento metri da un'auto della polizia. E' morta così Claudia Silva Ferreira, 38enne impiegata domestica di Rio De Janeiro. Per lei, ieri, cento dimostranti hanno occupato l'Avenida Ministro Edgar Romero a Rio. Non erano black bloc o manifestanti violenti, ma "favelados". Protestavano per sapere di più sulla morte di Claudia. Per capire chi l'ha uccisa.
+++ VIDEO SCONSIGLIATO A UN PUBBLICO SENSIBILE +++ Il corpo di Claudia trascinato sull'asfalto
Perché, lo mostrano le immagini e lo confermano gli arresti, è di omicidio che si tratta. E' domenica e la 38enne viene colpita da due pallottole vaganti sparate dai soldati della Policia Militar durante un'operazione di repressione contro il narcotraffico nel Morro da Cegonha. Claudia crolla al suolo, ferita: i soldati la caricano sull'auto della polizia - sembra che sia ancora viva - e durante il tragitto verso l'ospedale non si accorgono che lo sportello della macchina è aperto. La donna cade e il suo corpo si "incastra" tra l'asfalto e la vettura che la trascina per almeno trecento metri. Arriverà all'ospedale già morta.
Le scene del corpo di Claudia che cade e quegli incredibili trecento metri con lei "attaccata" all'auto sono state riprese da un cittadino che ha seguito l'auto della polizia. I militari hanno aperto un'indagine interna per capire se la 38enne sia morta per le ferite da arma da fuoco o per la folle corsa. Tre poliziotti sono già stati arrestati.
