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Domenica, 28 Aprile 2024
La strategia / Stati Uniti d'America

Il piano Usa per lanciare aiuti "dal cielo" su Gaza

Continua il pressing degli Stati Uniti per favorire una tregua di almeno sei settimane tra Hamas e Israele. Washington sta organizzando una serie di lanci aerei d'emergenza per far arrivare beni e cibo ai cittadini palestinesi

Un piano per far arrivare aiuti d'emergenza alla popolazione di Gaza, in attesa di una tregua tra Hamas e Israele. Durante il colloquio con la premier Giorgia Meloni, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato della necessità di evitare l'escalation sulla Striscia e del continuo lavoro di "pressing" per favorire il cessate il fuoco tra le due parti: "Stiamo cercando di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas per la restituzione degli ostaggi e il cessate il fuoco immediato a Gaza per almeno le prossime sei settimane. L'obiettivo è consentire l'aumento degli aiuti alla popolazione di tutta la Striscia di Gaza, non solo il sud". Il presidente Usa ha sottolineato le difficoltà nel far arrivare aiuti alla popolazione: "Insisteremo affinché Israele faciliti l'ingresso a Gaza di un numero superiore più camion e apra più rotte per fornire a sempre più persone l'aiuto di cui hanno bisogno. Non ci sono scuse, perché la verità è che gli aiuti che arrivano a Gaza adesso non sono neanche lontanamente sufficienti. Vite innocenti, anche dei bambini, sono in gioco".

Il piano Usa per gli aiuti "dal cielo"

Visti i molteplici problemi nell'entrare sul territorio israeliano via terra, gli Stati Uniti stanno pensando a un piano per far arrivare gli aiuti umanitari dall'alto. Un'idea spiegata dal portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, strettamente legato a una possibile tregua: "Con la fine dei combattimenti, gli aiuti potranno fluire più liberamente e maggiormente, e gli ostaggi, a partire dalle donne, dagli anziani e dai feriti, potranno essere rilasciati a tappe. Continueremo a lavorare su questo punto e ci impegneremo molto, molto duramente nei prossimi giorni. La fumata bianca tra Israele e Hamas è un obiettivo e un accordo che dia il via a un cessate il fuoco di sei settimane è attualmente sul tavolo".

In attesa che il cessate il fuoco si concretizzi, Washington sta organizzando una serie di lanci aerei di emergenza, per far arrivare gli aiuti alla popolazione: "Ci sono poche operazioni militari più complicate dei lanci aerei di assistenza umanitaria,  perché molti parametri devono essere esattamente corretti - ha spiegato Kirby -  l'esercito statunitense dovrà assicurarsi che gli aiuti atterrino in un luogo in una zona di guerra, quella di Gaza, densamente popolata, accessibile alle organizzazioni umanitarie incaricate della distribuzione". Il primo lancio dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

Il pericolo è infatti che gli aiuti possano essere individuati e "sequestrati" dalle truppe di Hamas, o che possano finire distrutti nei bombardamenti. È ancora fresco il ricordo della strage avvenuta il 29 febbraio a Gaza City: 115 persone sono morte dopo che le truppe israeliane hanno aperto il fuoco mentre i civili aspettavano la consegna di aiuti alimentari. "Abbiamo chiesto al governo israeliano di indagare ed è nostra opinione che stia prendendo la cosa sul serio e che stia indagando su ciò che è accaduto, in modo da evitare che tragedie come questa si ripetano - ha aggiunto Kirby -. Il governo israeliano è stato sempre molto onesto e franco sugli errori, ma non ci sono indicazioni sul tempo che servirà per completare l'indagine".

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