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Domenica, 28 Aprile 2024
Nuovi orrori / Israele

Nuova strage a Gaza: bombardato il campo profughi di Jabalia

Tra i 15 e i 30 edifici sarebbero stati spianati dopo un bombardamento che avrebbe fatto oltre 400 vittime tra morti e feriti

Mentre le forze armate israeliane continuano nell'invasione di terra della Striscia di Gaza, furiosi combattimenti sono in corso nella zona settentrionale dell'enclave palestinese. Qui le milizie islamiste di Hamas opporrebbero una forte resistenza all'azione a tenaglia delle truppe di terra di Tel Aviv che avanzando da nord e dal centro della Striscia stanno lentamente cingendo d'assedio Gaza City. A Nord della città oggi 31 ottobre un nuovo bombardamento compiuto con ordigni ad alto potenziale avrebbe spazzato via alcuni edifici a Jabalia che ospitano un campo profughi.

Secondo il direttore di un ospedale indonesiano - il più vicino al quartiere colpito - più di 50 palestinesi sarebbero rimasti uccisi. Secondo quanto riportato dall'emittente panaraba AlJazeera il computo totale delle vittime tra morti e feriti è destinato ad aumentare nell'ambito delle centinaia. Tra i 15 e i 30 edifici sarebbero stati spianati con oltre 400 tra uccisi e feriti.

jabalia

Testimoni oculari rilanciati da attivisti palestinesi mostrano la distruzione dell'area densamente popolata del campo profughi di Jabalia.

Mentre la battaglia nel minuscolo territorio palestinese governato da Hamas si intensifica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le richieste internazionali di fermare i combattimenti. Ma le Nazioni Unite e altri funzionari umanitari hanno avvertito che una catastrofe sanitaria pubblica sta travolgendo i civili a Gaza, con gli ospedali che lottano per far fronte all'aumento delle vittime mentre scarseggiano cibo, medicine, acqua potabile e carburante.

I tunnel sotto l'angusta enclave sono un obiettivo primario per Israele mentre espande l'offensiva di terra arrivata al quarto giorno dopo tre settimane di bombardamenti aerei. È corsa contro il tempo per tentare di liberare i 240 ostaggi che Israele sostiene siano stati sequestrati da Hamas il 7 ottobre, giorno dell'attacco alle colonie israeliane vicine alla Striscia che ha fatto oltre 1400 morti.

Gli ostaggi sarebbero trattenuti nel complesso di tunnel che si snoda sotto Gaza aggiungendo un'ulteriore complicazione per gli israeliani oltre alle difficoltà di combattere in un contesto urbano.

Hamas ha affermato in un comunicato che i suoi combattenti stanno ingaggiando feroci battaglie con le forze di terra israeliane, che stanno subendo perdite.

Le autorità sanitarie di Gaza affermano che 8.525 persone, tra cui 3.542 bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani dal 7 ottobre. Funzionari delle Nazioni Unite affermano che più di 1,4 milioni dei circa 2,3 milioni di civili di Gaza sono rimasti senza casa. Il crescente numero di vittime a Gaza ha attirato richieste da parte degli Stati Uniti, il principale alleato di Israele, di altri paesi e delle Nazioni Unite per una pausa nella lotta per consentire l'arrivo di maggiori aiuti umanitari. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando a Washington, ha sottolineato l'importanza sia dell'assistenza alla sicurezza per Israele che degli aiuti umanitari per i palestinesi a Gaza.

Sullo sfondo il timore che il conflitto possa estendersi ad altri paesi: le sirene dei raid aerei hanno suonato martedì nella zona della località turistica di Eilat, all'estremo sud di Israele, sul Mar Rosso, e l'esercito israeliano ha detto di aver abbattuto un missile balistico proveniente dallo Yemen. Qui i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran, hanno affermato di aver lanciato un "gran numero" di missili balistici e droni verso Israele.

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