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Domenica, 28 Aprile 2024
La fase 2 della guerra / Israele

Israele-Hamas, lo scontro si sposta nel Sud della Striscia di Gaza: oltre 500 morti in 48 ore

Le operazioni militari potrebbero rivelarsi più sanguinose delle precedenti, visto che l'area ospita i civili fatti precedentemente evacuare

La tregua tra Israele e Hamas è definitivamente archiviata, gli scontri sono ripresi e le scene sono ancora una volta quelle di edifici rasi al suolo e vittime. Israele porta la sua offensiva a Sud di Gaza. I tank sono entrati a Khan Yunis e in due giorni i bombardamenti israeliani hanno ucciso più cinquecento palestinesi, secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza. 

Il timore è che le operazioni militari siano più sanguinose delle precedenti, visto che il sud ospita i civili fatti precedentemente evacuare.

Secondo Al Jazeera, almeno nove persone sarebbero morte in un attacco vicino a Rafah. Il raid avrebbe colpito un edificio residenziale nel quartiere di al-Tanour distruggendolo. Tra le vittime dei raid israeliani c'è anche un volontario della Mezzaluna Rossa palestinese: Osama Tayeh. Secondo la stessa organizzazione, Tayeh era nella sua casa di al-Faluja, nel nord di Gaza, quando è stato colpito e ucciso. 

Truppe israeliane nel sud di Gaza: è iniziata la seconda fase della guerra ad Hamas

Ed è di oggi intanto la notizia della morte a Gaza di Jonathan Samerano, 21 anni di Tel Aviv, preso in ostaggio da Hamas dopo essere stato ferito durante il massacro del festival Nova a Reim il 7 ottobre. Il giovane aveva cercato di fuggire raggiungendo il vicino kibbutz di Reim, dove un altro gruppo di terroristi lo aveva rapito. 

Più di cinquemila bambini uccisi in 48 giorni

"La Striscia di Gaza è di nuovo il luogo più pericoloso al mondo per essere un bambino", ha detto la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell sulla ripresa dei combattimenti a Gaza, dopo sette giorni di tregua. "Prima della pausa - ha aggiunto -, secondo le notizie, più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi in 48 giorni di bombardamenti incessanti, un dato che non include molti bambini ancora dispersi e presumibilmente sepolti sotto le macerie. Se la violenza dovesse tornare su questa scala e intensità, possiamo presumere che altre centinaia di bambini saranno uccisi e feriti ogni giorno. E se non saremo in grado di far arrivare acqua, cibo, forniture mediche, coperte e vestiti caldi a chi ne ha bisogno, ci troveremo di fronte a una catastrofe umanitaria. La pausa umanitaria ha permesso di aumentare le consegne di aiuti di prima necessità a Gaza e in tutta la regione. L'Unicef e i suoi partner - ha spiegato la rappresentante dell'organizzazione - hanno potuto incrementare in modo significativo le operazioni e i programmi. E abbiamo potuto iniziare ciò non è stato sufficiente per soddisfare l'entità dei bisogni umanitari. Ora - ha aggiunto Catherine Russell - abbiamo bisogno di un accesso più sicuro e prevedibile per raggiungere i bambini feriti, sfollati e traumatizzati. E dobbiamo far arrivare gli aiuti ai bambini che sono vulnerabili al clima freddo e umido che è arrivato. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario duraturo. Chiediamo a tutte le parti di garantire che i bambini siano protetti e assistiti, in conformità con gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario. Tutti i bambini dello Stato di Palestina e di Israele meritano la pace e la speranza di un futuro migliore".

I leader di Hamas sulle carte da gioco per i militari

Diecimila mazzi di carte da gioco sono stati distribuiti ai soldati israeliani dell'Idf a Gaza, ciascuno contenente 52 immagini di figure di spicco di Hamas, tra cui il leader del gruppo terroristico nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar e l'oscuro capo della sua ala militare Mohammed Deif. A segnalarlo è il portale israeliano Ynet. Le carte fungono anche da strumento di identificazione per i soldati in combattimento, che hanno l'obiettivo di eliminare o catturare tutti i leader di Hamas.

Un'iniziativa simile era stata realizzata dall'esercito americano dopo l'invasione dell'Iraq del 2003, con la distribuzione di mazzi con immagini di personaggi ricercati dal regime di Saddam Hussein. E anche in Ucraina, lo scorso anno i militari di Kiev hanno realizzato carte da gioco da fornire ai soldati con le facce dei generali russi più ricercati.

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