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Sabato, 27 Aprile 2024
numerosi i dispersi / Stati Uniti d'America

Hawaii, continuano gli incendi e sale il bilancio delle vittime

Intanto sarebbero circa un migliaio le persone di cui non si hanno notizie

Non c'è tregua sull'isola di Maui, alle Hawaii, dove la situazione è grave. Nella serata di ieri, 11 agosto, sono state ordinate nuove evacuazioni dalle autorità locali nella Contea di Maui, dopo la segnalazione di un focolaio a Kaanapali, una città occidentale a circa 6,5 km a nord di Lahaina: in serata l'incendio è stato domato. Il nuovo incendio è scoppiato vicino a una stazione di rifornimento per la distribuzione di gas e diesel ai residenti ed è stato "contenuto al 100 per cento" entro le 20:30 ora locale, poco dopo l'interruzione delle evacuazioni annunciate dalla polizia.

Ma preoccupa il numero dei morti nello stato americano. Il bilancio delle vittime dell'incendio alle Hawaii è salito a 80 morti rispetto ai 65 riportati in precedenza, ma si tratta ancora di una stima provvisoria. Intanto sarebbero circa un migliaio le persone di cui non si hanno notizie. C'è preoccupazione per la presenza di 60 italiani presenti sull'arcipelago al momento della tragedia. "Le autorità statunitensi - ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - ci hanno confermato che tra le vittime non ci sono connazionali". 

Quelle che si presentano ora sull'isola hawaiana sono "scene da Pompei". È il commento di Rosalinda Mariotti, chef originaria di Perugia che da otto anni vive a Kihei, a ovest di Lahaina, centro storico e turistico dell'isola di Maui, ridotto a rovine fumanti. Mariotti, in un'intervista al Corriere della Sera parla di "una disgrazia così grande per un'isola così piccola. La situazione è bruttissima. Il numero dei morti aumenta, momento dopo momento. Conosco persone che cercano ancora i familiari: c'è una lista nei posti di accoglienza, tutti pieni. La chef racconta di essere stata evacuata la prima notte di roghi "per precauzione. Siamo stati fortunati. Qui l'incendio è domato al 60 per cento, ma anche ieri ho visto spegnere il fuoco. Siamo tornati a casa, ma si dorme vestiti in questi giorni, anche perché non piove, è sempre asciutto". I vigili del fuoco continuano a lavorare a Lahaina e in altre zone dell'isola colpite dai devastanti roghi. 

I danni dopo gli incendi a Lahaina, Hawaii (LaPresse)

Il bilancio degli incendi è ancora più pesante dello tsunami del 1960 che uccise 61 persone sull'isola delle Hawaii. Gli sforzi per domare le fiamme continuano ma l'incendio di Lahaina non è ancora contenuto. La vastità di questi roghi, tra i peggiori nella storia dell'arcipelago, è stata provocata dai venti dell'uragano che hanno contribuito ad alimentare le fiamme, ma anche dalla siccità in gran parte delle Hawaii, inclusa l'intera isola di Maui. Il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha visitato la zona colpita dagli incendi e ha riferito che migliaia di persone tra abitanti e turisti sono stati fatti evacuare.

L'incendio ha quasi spazzato via la storica città di Lahaina, l'antica capitale del Regno delle Hawaii nel XIX secolo. Case, negozi, automobili: la maggior parte degli elementi di questa località balneare di 12.000 abitanti non è altro che un mucchio di cenere in una città che presenta uno scenario apocalittico. La procura delle Hawaii ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sul modo in cui le autorità hanno gestito i devastanti incendi che hanno provocato la morte di almeno 80 persone.

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