Russia, incendio fa strage in un ospedale psichiatrico: 38 morti

MOSCA - Trentotto morti. E' drammatico il bilancio dell'incendio scoppiato nella notte un ospedale psichiatrico nella regione di Mosca.

Si sono salvate dal rogo soltanto tre persone presenti nella struttura, fra cui due pazienti. Le fiamme sono divampate intorno alle due di notte. La maggior parte dei pazienti, molti dei quali venivano regolarmente sedati, stavano dormendo. L'ospedale psichiatrico di Ramensky, ospitava anche alcolizzati e tossicodipendenti. Tre membri del personale erano di guardia per la notte e una infermiera ha tentato di domare le fiamme con un estintore.

L'infermiera, Viktoria Volkova, 29 anni, e due pazienti sono gli unici sopravvissuti, scrive The Moscow Times. Le fiamme hanno avvolto in pochi minuti l'edificio di un piano. Le vittime hanno un'età compresa tra 19 e 73 anni.

SOCCORSI LENTI - I vigili del fuoco, sempre secondo The Moscow Times, hanno impiegato un'ora per raggiungere la zona dell'incendio, dopo aver ricevuto una segnalazione, perché l'unica strada che porta verso l'ospedale è chiusa per lavori. Un residente locale, Efim Volkov, ha detto a Vita News che i primi due camion dei pompieri sono arrivati senza acqua nei serbatoi. Solo il terzo è stato in grado di iniziare a combattere le fiamme.

Un corto circuito o una sigaretta sono le ipotesi che vengono prese in cosndierazione per comprendere come si è innescato l'incendio. Ma al momento non si può escludee il dolo. Si sono rivelati inutili tutti i tentativi di limitare le fiamme, molti pazienti sono rimasti soffocati dal fumo mentre tentavano la fuga, ostacolati anche dalle sbarre alle finestre. Dodici corpi sono già stati ritrovati dai soccorritori, ma le ricerche sono ostacolate da una fitta coltre di fumo.

Nella regione di Mosca è stata proclamata per domani una giornata di lutto, in base a quanto riferito dal governatore ad interim Andrei Vorobiov.