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Domenica, 28 Aprile 2024
Cacciata Lynn Hastings / Israele

"Non ha condannato Hamas": Israele revoca il visto a un'alta funzionaria dell'Onu

Nuovo scontro tra Tel Aviv e le Nazioni Unite: il post del ministro degli Esteri Eli Cohen

Nuova puntata nello scontro tra Israele e le Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha confermato la revoca del visto alla coordinatrice delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi, Lynn Hastings, accusata di non essere imparziale.

Secondo il ministro israeliano, Hastings non avrebbe condannato Hamas per il "massacro brutale di 1.200 israeliani" del 7 ottobre in Israele, "per il rapimento di bambini e anziani", per gli "abusi" e le "violenze" e "per usare i gli abitanti di Gaza come scudi umani". Cohen ha accusato Hastings anche per aver "invece condannato Israele, un Paese democratico che protegge i suoi cittadini". Da qui la 'sentenza' di Tel Aviv: "Non può prestare servizio nell'Onu e non può entrare in Israele". 

Il post di Eli Cohen

Non è la prima volta che da Tel Aviv vengo lanciate dure accuse contro l'Onu. Qualcuno ricorderà l'acceso scontro avvenuto a fine ottobre quando il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres disse che gli attacchi di Hamas non erano "arrivati dal nulla", bensì da "56 anni di soffocante occupazione" provocando la reazione sdegnata di Israele. 

Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, ha precisato che la revoca del visto ad Hastings, che è anche vice coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, risale in realtà a qualche giorno fa. L'ufficialità però è arrivata solo con le dichiarazioni di Cohen. "Posso solo ribadire la piena fiducia del segretario generale in Hastings - ha detto Dujarric - nel modo in cui si è comportata e ha svolto il suo lavoro".

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