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Sabato, 27 Aprile 2024
La guerra / Israele

"Kfir Bibas è morto con mamma e fratellino", aveva 10 mesi ed era l'ostaggio più piccolo di Hamas

Secondo le Brigate al Qassam sono stati uccisi in un bombardamento dell'esercito israeliano. La notizia a poche ore dalla scadenza della tregua

Kfir Bibas, il bambino di 10 mesi divenuto uno dei simboli del dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, è morto con la madre Sherry Silverman Bibas e il fratello Ariel Bibas (4 anni). A dare la notizia sono state le Brigate al Qassam, il braccio armato di Hamas. Secondo quanto comunicato sono "stati uccisi in un precedente bombardamento dell'esercito" israeliano.  La notizia non trova però conferma da parte di Israele. "L'organizzazione terroristica Hamas continua ad agire in modo crudele e disumano - ha affermato un portavoce dell'Idf, citato dal Jerusalem Post -. I rappresentanti delle Idf hanno parlato con i membri della famiglia Bibas, li hanno informati della notizia. Le Idf stanno esaminando l'attendibilità dell'informazione". 

Il portavoce ha quindi ribadito che "la responsabilità della sicurezza di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza ricade interamente sull'organizzazione terroristica Hamas. Hamas mette in pericolo gli ostaggi, compresi nove bambini. Hamas è tenuta a restituirli immediatamente a Israele".

Kfir è l'ostaggio più piccolo. La famiglia Bibas viveva nel kibbutz Nir Oz, una comunità israeliana molto vicina a Gaza. Erano stati fatti prigionieri e portati nel territorio palestinese il 7 ottobre. In questi giorni di tregua, dopo il rilascio di 81 ostaggi - 61 israeliani e 20 stranieri - nell'ambito dello scambio con prigionieri palestinesi, era scoppiata polemica sul fatto che i bambini e la madre non erano ancora stati rilasciati. I familiari della famiglia Bibas avevano detto di temere per la salute dei loro cari: "Tutti gli altri bambini sono già stati rilasciati. Non sappiamo dove siano tenuti e come stanno". Secondo il portavoce dell'esercito israeliano, Avichai Andraee, la famiglia era stata inizialmente rapita da Hamas, ma poi trasferita a un altro gruppo armato palestinese, che l'avrebbe tenuta nella zona di Khan Younis. Le speranze di vederli liberi si sono spente definitivamente.

Israele ritiene che almeno 161 ostaggi presi il 7 ottobre siano ancora a Gaza. Tra questi 146 sono israeliani (alcuni dei quali con doppia nazionalità), 15 stranieri e almeno quattro sono i minori sotto i 18 anni mentre nella lista figurano almeno 10 persone di oltre 75 anni. Finora sono stati rilasciati un totale di 86 ostaggi (di cui 66 israeliani): 60 israeliani nell'ambito dell'accordo con Hamas, alcuni dei quali hanno la doppia nazionalità, 20 stranieri e 4 donne rilasciate prima dell'accordo. I resti di due rapiti che sono stati uccisi sono stati localizzati dai soldati dell'Idf.  

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