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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La Thatcher voleva vietare vibratori e sex toys

Dagli archivi di stato emergono le conversazioni tra la Lady di ferro e il suo ministro degli Interni per fare guerra ai sex toys e riportare in Inghilterra un clima più conservatore e meno licenzioso

LONDRA - Gli inglesi travolti dalla "rivoluzione conservatrice" immaginata da Margaret Thatcher non avrebbero dovuto fare i conti solo con privatizzazioni e tagli al welfare. Secondo il tabloid britannico Metro, la Lady di Ferro avrebbe pensato di fare guerra ai sex toys di ogni tipo, in nome della "pubblica decenza".

Questo è quanto è emerso dagli archivi nazionale, che ora dopo trent'anni sono stati resi disponibili per la consultazione. La lotta senza quartiere per riportare l'Inghilterra in un clima più conservatore e meno licenzioso pare fosse condivisa anche dall'allora ministro degli Interni Leon Britton, che suggeriva di usare l'Obscene Publications Act del 1959 per proibire l'uso dei sex toys. Dagli archivi sono emersi comunicazioni tra i due e in una di queste Britton scriveva che "alcuni oggetti in circolazione sono molto discutibili, inclusi alcuni che possono causare danni fisici". Ma alla fine la crociata fu messa da parte. 

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