Libia, 23 lavoratori egiziani uccisi da un missile
Un missile ha ucciso 23 lavoratori egiziani a Tripoli, dove sono in corso da giorni combattimenti fra milizie per il controllo dell'aeroporto della capitale libica
Erano in Libia per lavorare e per sostenere così le famiglia rimaste a casa in Egitto. Hanno trovato la morte.
Un missile ha ucciso 23 lavoratori egiziani a Tripoli, dove sono in corso da giorni combattimenti fra milizie per il controllo dell'aeroporto della capitale libica.
La scorsa notte l'alloggio degli egiziani in una fattoria, riferisce l'agenzia egiziana Mena, è stato centrato in pieno da un missile Grad, come conferma il capo della comunità egiziana locale, Alaa Hadura.
Il ministero degli Esteri egiziano ha contattato le autorità libiche per verificare la notizia.
La Libia "brucia" da settimane. È dal 13 luglio che sono in corso scontri fra una milizia islamista di Misurata, 200 chilometri a ovest di Tripoli, e un gruppo armato della città nord occidentale di Zintan, che controlla l'aeroporto sin dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011.
Gli Stati Uniti hanno chiuso ieri la loro ambasciata a Tripoli ed evacuato tutto il personale in Tunisia, proprio per il continuo peggioramento della situazione della sicurezza.
