rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Stati Uniti

Michael Jackson non ha dormito per due mesi prima di morire

Quello della popstar potrebbe essere stato l'unico caso registrato di essere umano che ha trascorso due mesi senza entrare, durante il sonno, nella fase "Rem". Tutta colpa dei medicinali

La popstar per eccellenza, Michael Jackson, potrebbe non aver dormito per ben due mesi. I due mesi precedenti la sua morte. Secondo, infatti, quanto riportato dalla Cnn e dichiarato dall'esperto del sonno della Harverd Medical School, il dottor Charles Czeisler, consulente della Nasa e della Cia sentito dai giudici del tribunale di Los Angeles nell'ambito dell'inchiesta sulla oscura morte del cantante, "Michael Jackson potrebbe essere stato l'unico caso registrato di essere umano ad aver passato due mesi senza entrare, durante il sonno, nella fase Rem o Rapid Eye Movement", lo stadio fondamentele del ciclo i cui effetti sono quelli di mantenere sani e in vita sia il cervello che il corpo.

Il responsabile di questo triste record sarebbe stato il Propofol, l'anestetico che fu somministrato per 60 giorni consecutivi dal dottore Conrad Murray a Jackson: un trattamento a cui nessun essere umano si è mai sottoposto.

Il Propofol è un farmaco anestetico capace di interrompere il normale ciclo del sonno, fino a impedire al paziente di godere del sonno da fase Rem. Nonostante gli effetti immediati per il paziente siano quelli di sentirsi riposati, il Propofol priva chi lo assume dei vantaggi del sonno genuino, fattore fondamentale per il benessere delle cellule del cervello e del corpo.

Secondo il parere di Czeisler, se il Re del Pop non fosse morto il 25 giugno 2009 a causa di una dose eccessiva di anestetico chirurgico, la mancanza di sonno da fase Rem lo avrebbe ucciso comunque.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Michael Jackson non ha dormito per due mesi prima di morire

Today è in caricamento