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Domenica, 28 Aprile 2024
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Perché preoccupa la scelta di Musk di mettere a disposizione Starlink per Gaza

Durante la guerra in Ucraina, Musk ha deciso di disattivare la rete di comunicazioni satellitari Starlink, che era stata utilizzate dalle forze ucraine in Crimea

Elon Musk prova di nuovo ad avere un ruolo di peso all'interno di un conflitto. "Starlink supporterà la connettività alle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale a Gaza", ha scritto il miliardario su X, il social network di cui è proprietario, rispondendo a un post della deputata statunitense Dem, Alexandria Ocasio-Cortez dopo il blocco delle comunicazioni nella Striscia.

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Musk vuole mettere a disposizione il suo sistema Starlink, una fitta rete di satelliti artificiali che dal 2019 orbitano intorno al pianeta, per garantire connessione internet ad alta velocità anche nella Striscia. Una disponibilità che il miliardario sudafricano aveva dato a Kiev già dopo l'invasione russa dell'Ucraina, salvo poi fare un passo indietro.

Durante la guerra in Ucraina, Musk ha deciso di disattivare la rete di comunicazioni satellitari Starlink che era stata utilizzate dalle forze ucraine in Crimea. Con un click, il miliardario sudafricano ha lasciato l'Ucraina senza connessione "perché stava avanzando troppo". Le motivazioni del suo cambio di passo sono presenti in "Elon Musk" una biografia dell’imprenditore scritta Walter Isaacson. Il proprietario di Tesla disattivò i satelliti Starlink vicino alla costa della Crimea lo scorso anno per sventare un attacco ucraino alla flotta russa ed evitare così una possibile "mini Pearl Harbor": con i satelliti spenti, i droni sottomarini di Kiev che si stavano avvicinando alle navi russe furono infatti costretti ad allontanarsi verso riva senza danni. L'ordine impartito dal miliardario agli ingegneri di Starlink affondava le radici nei suoi timori di una reazione con armi nucleari da parte di Mosca.

Dopo l'incidente dei satelliti disattivati, infatti, le autorità ucraine supplicarono il miliardario di ripristinare le connessioni mentre i governi americano ed europei iniziarono a interrogarsi sul tema dei pagamenti dei satelliti per Kiev. Lo stesso Musk ha ribadito di non aver ottemperato alla richiesta delle autorità governative di Kiev per attivare Starlink fino a Sebastopoli. "Se avessi accettato la loro richiesta, SpaceX sarebbe stata esplicitamente complice di un grave atto di guerra e di escalation del conflitto" ha chiarito Musk.

Il dominio dello spazio di Starlink, società privata che vale 180 miliardi di dollari, preoccupa sempre di più i leader militari e politici mondiali. Forte dei suoi oltre 4.500 satelliti, più della metà di quelli attivi, il patron di Tesla e X ha quasi un monopolio. Starlink è infatti spesso l'unica modalità per avere accesso a internet nelle zone di guerra e in quelle colpite da disastri naturali, oltre a essere essenziale in Ucraina e aver aiutato gli attivisti in Iran e Turchia ad aggirare i controlli dei loro governi. Il dipartimento della Difesa Usa è cliente di Starlink e molti altri eserciti, incluso quello del Giappone, stanno testando la tecnologia Starlink, ritenuta la più affidabile.

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