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Domenica, 28 Aprile 2024
Frequentato dai topi / Regno Unito

Parlamento freddo e pieno di topi: i deputati evitano di andarci a lavorare

Il palazzo di Westminster starebbe cadendo a pezzi e in molti si lamentano di mura crollate, tetti che perdono e temperature gelide. Un costoso restauro sarebbe visto però di cattivo occhio dai britannici

Stanze fredde e fatiscenti, rischio incendi e mura che si sgretolano sotto il peso del tempo e di migliaia di lavoratori. Queste le ragioni per cui sempre più politici, insieme ai loro collaboratori, stanno evitando di frequentare il Parlamento del Regno Unito. In molti optano per il lavoro ibrido, recandosi il minimo indispensabile negli edifici parlamentari, chi invece è obbligato ad entrare in quegli uffici denuncia condizioni prive di sicurezza, oltre che sgradevoli. Il Palazzo di Westminster risale al XIX secolo e si trova nel centro storico di Londra. Da sede ambita e simbolo della potenza coloniale britannica sta diventando l'emblema di una certa "obsolescenza", non programmata come quella delle moderne tecnologie ma figlia di un Paese che fatica a rinnovarsi, nei servizi pubblici così come nelle aule dove siedono i deputati. 

Muffe, crolli e rischio incendi nel Parlamento britannico

Tra coloro che evitano il più possibile la frequentazione del palazzo ci sarebbe Keir Starmer. A detta dei suoi colleghi, il leader dell'opposizione laburista a Westminster preferisce il moderno quartier generale di Southwark, sull'altra sponda del Tamigi. Ne approfittano per lavorare altrove anche i parlamentari i cui seggi sono "in bilico", giustificando così la loro maggiore presenza sui territori anziché nella capitale britannica. Non a tutti però è offerta la possibilità di una valida alternativa. Le condizioni dell'edificio sede del parlamento britannico sono tali, secondo alcuni, che i dipendenti di altri settori le reputerebbero inaccettabili. "Ci sono numerosi problemi con il patrimonio parlamentare. Sta scricchiolando sotto il peso di diverse migliaia di persone che ci lavorano, per le quali le parti più vecchie del complesso non sono state costruite", ha dichiarato Jenny Symmons, la presidente del sindacato Gmb che rappresenta il personale dei parlamentari. Nel 2022 l'organizzazione sindacale ha presentato vari reclami relativi ad una serie di problemi, come la mancanza di riscaldamento e le frequenti interruzioni di corrente. Nei documenti si parlava anche di muffa in uno dei bagni di One Parliament Street, gli uffici di epoca vittoriana che integrano il Palazzo di Westminster, ospitando decine di parlamentari ed i loro collaboratori. Persino un batterio di legionella è stato identificato nelle docce dell'edificio. 

Topi a Westminster 

Alcuni membri del personale si sono ritrovati bagnati lo scorso luglio, quando schegge di vetro sono cadute dal soffitto dell'atrio dell'edificio, facendo sgorgare acqua dal tetto. Mentre impiegati e politici diventano sempre più insofferenti, tra i frequentatori affezionati di Westminster ci sarebbero invece i topi. Secondo alcuni laburisti, il problema dei roditori non verrebbe preso abbastanza sul serio nonostante i numerosi avvistamenti. "Se non fosse un sito patrimonio protetto, non ci sarebbe assolutamente alcun modo, con le attuali norme in materia di salute e sicurezza, di permetterci anche solo di mettere piede in un edificio così rotto e danneggiato", ha dichiarato un esponente conservatore sotto anonimato al giornale Politico. Le testimonianze raccolte raccontano di persone che lavorano in seminterrati privi di finestre e l'assenza di standard di sicurezza basilari. A fronte delle critiche le autorità parlamentari insistono sul fatto che si stanno attivando per mantenere l'edificio in buone condizioni. Ad agosto del 2023 hanno riferito di aver speso 126mila sterline per cercare di affrontare il problema dei topi, assumendo anche un esperto di disinfestazione che lavora a tempo pieno per eliminarli. Ciò nonostante i roditori starebbero resistendo ai prodotti destinati ad ucciderli. 

Restaurare il passato

La "vecchia guardia", soprattutto tra i ranghi dei conservatori, rimane però legata al prestigio di lavorare in un edificio storico, che rappresenta l'identità britannica come pochi altri. Tra questi Jacob Rees-Mogg, ex leader conservatore della Camera dei Comuni, che pur riconoscendo "problemi generali di manutenzione" ritiene ancora "funzionale" la maggior parte degli uffici. L'obiettivo sarebbe quello di un restauro, ma il sogno di far tornare Westminster un luogo sicuro e ambito dai lavoratori si scontra col resto della realtà del Regno Unito, dove abbondano edifici insalubri. "Ci sono persone che lavorano in altri vecchi edifici come nelle scuole e negli ospedali, dove hanno temperature gelide e problemi con gli edifici", ha detto la sindacalista laburista Symmons. "Non penso che il grande pubblico abbia molta simpatia per i politici e i loro dipendenti che si lamentano del freddo al lavoro o di avere impianti idraulici difettosi quando succedono cose molto peggiori in altri luoghi di lavoro", ha ammesso la rappresentante sindacale. L'idea che le necessità dei deputati siano quelle di privilegiati dev'essersi rafforzata dopo che il quotidiano Guardian ha rivelato la cifra spesa dai Lord britannici nel 2023 solo per lo champagne durante gli eventi ospitati dalla camera alta: quasi 90.000 sterline (oltre 100mila euro). Al freddo sì, ma col conforto delle bollicine.

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