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Lunedì, 29 Aprile 2024
Rischio blackout / Ucraina

La Russia attacca le centrali ucraine: "Un milione di persone al buio"

L'esercito di Mosca ha sferrato un violento attacco missilistico contro diverse infrastrutture energetiche. Preoccupa la centrale nucleare, il ministro dell'Energia Galushchenko: "È una situazione pericolosa"

Pioggia di missili sull'Ucraina. Nella notte l'esercito russo ha sferrato un violento attacco missilistico contro diverse centrali elettriche situate sul territorio ucraino. Tra i siti colpiti anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, disconnessa dal sistema energetico e sull'orlo del blackout per alcune ore. Un attacco massiccio, come confermato dal ministro dell'Energia Herman Galushchenko: "L'esercito russo ha lanciato nella notte il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine dallo scorso anno. L'obiettivo non è solo danneggiare, ma riprovare come l'anno scorso, a causare un crollo del sistema energetico del Paese. È stata una notte difficile, ci sono blackout in diverse regioni". Secondo quanto riferito dai media ucraini, sono stati colpiti e danneggiati nelle regioni orientali, nord-orientali e centrali gli impianti di produzione di energia, a sistemi di trasmissione e distribuzione. 

Un milione di persone rimaste senza luce

Sarebbero un milione le persone le persone rimaste senza luce. I raid hanno lasciato al buio 700.000 residenti nella regione di Kharkiv, almeno 200.000 nelle regioni meridionali di Odessa e sud-orientali di Dnipropetrovsk e 110.000 nella regione di Poltava, secondo Oleksiy Kuleba, vice capo dell'amministrazione presidenziale. 

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Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha stimato che ci vorranno 24 ore per ripristinare la fornitura a tutte le case rimaste senza elettricità.  L'attacco di oggi ha preso di mira la rete dell'energia, colpendo 20 impianti e sotto stazioni elettriche, compreso l'impianto della diga idroelettrica sul fiume Dnipro.

"La cosa più importante è che la rete elettrica è integra e il sistema opera in maniera stabile. Grazie alle protezioni aggiuntive ai nostri impianti, abbiamo resistito all'attacco", ha detto Shmyhal, sottolineando che squadre tecniche sono al lavoro per riportare l'elettricità in tutte le case. L'operazione viene condotta in tre fasi: prima il ripristino dell'elettricità per i sistemi idrici e di riscaldamento, oltre che per gli ospedali. Poi le utenze domestiche e infine quelle dell'industria.

Zaporizhzhia: riparata la centrale sull'orlo del blackout

La situazione più preoccupante riguarda la centrale nucleare di Zaporizhzhia: durante il bombardamento avvenuto nelle prime ore del mattino, la linea aerea esterna che collega la centrale con il sistema energetico unificato dell'Ucraina è stata disconnessa. Una notizia confermata anche da Petro Kotin, capo di Energoatom, la società per l'energia atomica di Kiev: "Una situazione del genere è estremamente pericolosa e minaccia una situazione di emergenza. Se l'ultima linea di comunicazione con la rete elettrica viene interrotta, la centrale si troverà in un altro blackout. Si tratta di una grave violazione delle condizioni di funzionamento sicuro dell'impianto". Secondo il capo del dipartimento di polizia Ivan Fedorov, nel giro di poche ore l'esercito di Mosca ha lanciato almeno 20 missili contro infrastrutture civili a Zaporizhzhia: "Le infrastrutture sono state distrutte o danneggiate e il traffico presso la diga idroelettrica è stato bloccato. Sono state colpite dieci case e oltre 35 condomini: al momento si registrano un morto e otto feriti".

Dopo alcune ore, i tecnici ucraini hanno ripristinato la linea di alimentazione della centrale nucleare di Zapirizhzhia danneggiata dai bombardamenti russi durante le prime ore del mattino. Lo riferisce l'agenzia ucraina Energoatom su Telegram: "Al momento, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è di nuovo collegata con due linee elettriche".

Danni ingenti anche alla centrale idroelettrica vicina a Zaporizhzhia, come denunciato dal direttore generale di Ukridroenergo Igor Syrota a Radio Svoboda: "Stiamo perdendo la centrale idroelettrica: non si sa fino a che punto e con quale potenza sarà in grado di funzionare dopo gli attacchi russi, perché due missili sono atterrati direttamente sulla Dniprovska Hpp-2, nella regione di Zaporizhzhia. La centrale è in uno stato critico, al momento non funziona".

Tra gli obiettivi colpiti dai missili di Mosca c'è anche la centrale idroelettrica del Dnipro, una delle più grandi del Paese. Come riportato dal consigliere del sindaco di Mariupol Pyotr Andryushchenko, la circolazione sul ponte stradale della diga è stata bloccata. Uno dei missili ha colpito un filobus pieno di operai che attraversava la diga, causando decine di feriti.

"Kharkiv è la priorità di Putin"

Nella seconda città più grande dell'Ucraina, Kharkiv, non c'è elettricità, dice il responsabile regionale Oleg Synehubov. Gli analisti militari avvertono: gli ucraini faticano a tenere le linee difensive e i russi potrebbero conquistare ulteriore terreno nelle prossime settimane. Ieri nuova raffica di bombe, e morti, a Kharkiv, 1,5 milioni di abitanti prima della guerra, che si trova a soli 30 km dal confine con la Russia. L'ex vice capo dello stato maggiore ucraino, Romanenko, lo dice da tempo: "Kharkiv è la loro priorità, perché Putin non può perdonare il fatto che una città di lingua russa non abbia voluto diventare parte del mondo russo". A differenza della capitale, che nel giro di pochi mesi ha ricevuto avanzati sistemi di difesa aerea occidentali, Kharkiv è molto più indifesa.

Zelensky: "Attacco con 90 missili e 60 droni"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l'attacco sul suo profilo Telegram: "Nella notte i russi hanno attaccato l'Ucraina con 90 missili e 60 droni. Il mondo vede con la massima chiarezza gli obiettivi dei terroristi russi: centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune. I servizi necessari sono già al lavoro in tutte le città colpite dall'attacco. Soccorritori, ingegneri energetici, autorità regionali e locali, polizia e società di servizi stanno aiutando le persone. Nessuno rimarrà senza aiuto. La fornitura di energia elettrica è stata ripristinata. Charkiv e la regione, Zaporizhzhia, Sumy, Poltava, Dnipro, Odesa, Khmelnytsky, Vinnytsia e Frankivsk, ovunque sia necessario, i lavori di ripristino sono in corso"

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"I missili russi non hanno ritardi, così come i pacchetti di aiuti per il nostro Paese - ha concluso -. I droni non sono indecisi come alcuni politici. È importante capire il costo dei ritardi e delle decisioni rimandate. I sistemi Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhzhia, e abbiamo bisogno di difesa aerea per proteggere la popolazione, le infrastrutture, le case e le dighe. I nostri partner sanno esattamente cosa serve. Possono sicuramente sostenerci. Abbiamo bisogno di queste soluzioni. La vita deve essere protetta da questi non-umani di Mosca".

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