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Sabato, 27 Aprile 2024
ATTENTATO BOSTON / Stati Uniti d'America

Sparatoria in Università a Boston: fermato uomo con esplosivi nello zaino

L'uomo arrestato a Watertown, morto in ospedale, è uno dei due presunti attentatori della maratona. Un altro sospettato sarebbe in fuga, e la polizia sta conducendo una caccia all'uomo "porta a porta"

A pochi giorni dall'attentato alla maratona, Boston torna nel terrore per una sparatoria nella zona del campus del prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove ieri sera due uomini armati hanno ucciso un agente della sicurezza.

Al momento uno dei sospettati è stato fermato nell'area di Watertown a Boston, dopo una lunga caccia all'uomo. Dalle testimonianze dei testimoni, il fermato erano armato di esplosivi contenuto in uno zaino.
L'uomo arrestato a Watertown, morto in seguito in ospedale, è uno dei due presunti attentatori della maratona.

IL VIDEO DEI SOSPETTATI DELL'ATTENTATO ALLA MARATONA

Un altro sospettato sarebbe in fuga, e la polizia sta conducendo una caccia all'uomo "porta a porta", e ha invitato la popolazione di Watetown a non uscite di casa e non aprire la porta a nessuno.

Due persone inoltre sarebbero state arrestate dalla polizia a Cambridge, in Massachusetts, dove vivevano i due presunti responsabili dell'attentato di Boston; i due, al momento, non sarebbero sospettati di aver partecipato all'azione terroristica. A riferirlo è la Nbc.

Sempre la Nbc ha tracciato un identikit dei due presunti responsabili dell'attentato alla maratona di Boston: stranieri, legati al terrorismo internazionale, negli Stati Uniti da un anno.
Dzhokhar Tsarnaev, il presunto responsabile dell'attentato di Boston ancora in fuga, sarebbe nato in Kirghizistan; il fratello Tamerlan, morto nella notte, in Russia.
I due, secondo lo zio dei due ragazzi, intervistato dalla Cbs di Boston, sarebbero arrivati con la famiglia all'inizio degli anni 2000 negli Stati Uniti, probabilmente nel 2001, come rifugiati politici.

Nell'area di Watertown, che ospita il Massachusetts Institute of Technology, sarebbero stati individuati anche altri diversi ordigni inesplosi. Sul suo sito internet, la prestigiosa università sulla costa atlantica degli Stati Uniti, ha indicato che la situazione era "estremamente pericolosa" e ha chiesto agli studenti di non uscire dagli edifici del campus, circondato dalle forze di polizia.


 

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