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Sabato, 27 Aprile 2024
Elezioni Usa 2024 / Stati Uniti d'America

Elezioni Usa 2024: chi è favorito tra Trump e Biden dopo il Super Tuesday

Come da copione, Donald Trump e Joe Biden dominano la giornata più importante di primarie nell'anno delle presidenziali. Nel Vermont vince Nikki Haley, l'ultima voce dei repubblicani non allineati con il tycoon, ma si sta per ritirare. Si fa strada una certezza: l'immigrazione sarà il tema chiave

Nessuna sorpresa. Tutto (o quasi) come da copione. Donald Trump e Joe Biden dominano il Super Tuesday, la giornata più importante di primarie nell'anno delle elezioni presidenziali statunitensi. "The Donald" vince quasi ovunque, la sfidante Nikki Haley si impone nel solo Vermont. Ma sono dettagli. Non ci sono rivali veri e propri, si guarda già a novembre. 

I sondaggi sono impietosi con l'inquilino della Casa Bianca, dato per perdente - e non di poco - in sette stati in bilico su sette. Scendono quindi in campo i big come Clinton (Bill) e Obama per spingere la raccolta fondi democratica e far cambiare rotta alla campagna. Non sarà facile. Alla ricerca di nuovi finanziamenti per il lungo duello mediatico che si prospetta con Biden, Trump ha incontrato Elon Musk nel fine settimana e alcuni ricchi donatori repubblicani a Palm Beach: lo riferisce il New York Times, citando fonti anonime.

Trump: "Biden è il peggior presidente della storia"

"Lo chiamano Super Tuesday per un motivo", ha detto Trump in un discorso dal suo resort di Mar-a-Lago.  "Abbiamo fatto una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia", ha sottolineato ancora. "Il partito repubblicano - ha continuato il tycoon newyorchese - sarà presto riunito, è un partito straordinario. Il nostro Paese è diviso oggi, Biden è il peggior presidente della storia".

Cosa c'è dietro le foto (false) di Trump con degli afroamericani

La Corte suprema Usa nei giorni scorsi ha confermato l'eleggibilità di Donald Trump in Colorado: non spetta agli Stati decidere se qualcuno possa o meno correre per la presidenza, questo il senso della sentenza. I giudici volevano escluderlo per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Intanto gli eredi di Sinéad O'Connor hanno chiesto a "The Donald" di smettere di usare la sua musica durante i comizi. L'immortale canzone "Nothing Compares 2 U" stava diventando uno degli inni dei trumpiani: "Sinéad ne sarebbe stata disgustata".

La piccola vittoria di Haley

Nikki Haley è riuscita a sorprendere tutti nello stato nord-orientale del Vermont, dove i repubblicani sono considerati in gran parte molto più moderati rispetto alla linea Trump. Tra coloro che hanno sostenuto la sua campagna c'è il governatore Phil Scott, un repubblicano diventato un critico feroce di Trump. Inoltre, il Vermont ha primarie "aperte", democratici e indipendenti hanno potuto esprimere il loro voto per Haley nel tentativo di ferire Donald Trump. Cambierà poco, è chiaro da mesi che sarà Trump il candidato contro Biden.

Haley annuncerà oggi l'abbandono della corsa presidenziale: lo annuncia la Cnn secondo fonti vicine alla candidata repubblicana. 

Biden: "Trump è determinato a distruggere la nostra democrazia"

Sull'altro fronte, ampio successo anche per Joe Biden, che ha vinto le primarie democratiche in 14 stati (più l'Iowa, dove le persone hanno votato per posta). "Donald Trump - ha detto il presidente in una dichiarazione diffusa dal suo comitato - è determinato a distruggere la nostra democrazia, a strappare le libertà fondamentali come la possibilità per le donne di prendere le proprie decisioni in materia sanitaria, e ad approvare un altro round di miliardi di dollari in tagli fiscali per i ricchi. Farà o dirà qualsiasi cosa per andare al potere".

In Minnesota cresce il fronte di protesta contro Biden tra i democratici, con decine di migliaia di schede bianche, voti "uncommitted". Per molti, è un segnale chiaro che arriva dalla comunità arabo-americana per spingere il presidente a cambiare la politica di sostegno a Israele. In Minnesota la percentuale di elettori che ha votato "uncommitted" è pari al 20%. 

La vice di Biden, Kama Harris, ha preannunciato che durante il discorso sullo stato dell'Unione di giovedì, Biden "avrà l'opportunità di presentare gli enormi progressi che abbiamo fatto quando si tratta di creare posti di lavoro ben retribuiti, riducendo i costi e aiutando le famiglie americane a costruire una vita migliore". L'economia Usa sta andando "bene", gli indicatori sull'occupazione sono eccellenti, ma la sensazione di molti osservatori ed esperti è che il "cuore" della campagna elettorale si stia spostando su altro.

Chi vincerà le elezioni Usa 2024

C'è una parte di elettorato repubblicano a cui Trump non va affatto a genio. Ma che probabilmente alla fine lo voterà lo stesso, nella sfida contro i democratici. C'è una parte di elettorato democratico deluso da Biden, soprattutto, negli ultimi tempi, per il sostegno incondizionato a Israele nonostante la catastrofe umanitaria a Gaza. Ma che probabilmente voterà ugualmente il presidente in carica contro lo spauracchio Trump.

L'immigrazione, molto più che l'economia e le tensioni in Medio Oriente o la guerra in Ucraina, sarà il tema chiave della sfida di novembre, secondo i sondaggi più recenti che sondano gli umori degli americani. Non era scontato fosse così, perché in passato spesso era l'economia a diventare la chiave di volta delle elezioni. E la strategia del tycoon per mettere in difficoltà Biden è proprio diventata quella di puntare sull'insicurezza percepita degli statunitensi, che osservano una situazione sempre più caotica al confine col Messico.

La retorica estremista sull'immigrazione

I repubblicani hanno bloccato nei giorni scorsi una già durissima nuova legge sull'immigrazione (che prevedeva un certo numero di ingressi legali, e procedure più strette per la richiesta e rimpatri molto più immediati). Per puro calcolo politico. Nulla fa pensare che si disinnescherà nei prossimi mesi la retorica trumpiana sulla presunta inefficacia del presidente Biden nella gestione dei confini. E potrebbe essere la mossa che riaprirà a Donald Trump le porte della Casa Bianca.

"Abbiamo milioni di persone che invadono il nostro Paese" attraverso il confine meridionale, "Questa è un'invasione", "probabilmente la peggiore invasione" mai registrata, ha detto il tycoon festeggiando la vittoria nel Super Tuesday. Ha poi parlato di "15 milioni di persone" immigrate che "provengono da luoghi difficili e pericolosi", "assassini", "spacciatori ai massimi livelli" che arrivano negli Stati uniti e "avvelenano il sangue del nostro Paese", ha aggiunto. Una retorica di estrema destra, che solo un decennio fa sarebbe stata impensabile per un candidato del "Grand Old Party". Altri tempi: ormai è il partito di Trump.

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