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Sabato, 27 Aprile 2024
La riunione a Bruxelles / Stati Uniti d'America

La Nato si compatta dopo le parole di Trump (e aumenta la spesa militare)

Il Segretario generale ha assicurato che 18 membri su 31 raggiungeranno l'obiettivo di spesa del 2% e ha poi ricordato: "Gli Stati Uniti non hanno mai combattuto una guerra da soli"

La Nato ha assicurato che l'Europa sta rispettando l'obiettivo di spesa dell'alleanza, con i suoi membri che si stanno mostrando compatti dopo che l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha suggerito che Washington potrebbe non proteggere i Paesi che non spendono abbastanza. Secondo le stime, gli Stati europei dell'Alleanza transatlantica investiranno complessivamente 380 miliardi di dollari nella difesa quest'anno, portando la loro spesa complessiva a una stima del 2% del Pil nel 2024 rispetto all'1,85% del 2023, ha dichiarato il Segretario generale, Jens Stoltenberg. Sabato scorso Trump aveva scioccato gli europei lasciando intendere che avrebbe incoraggiato la Russia "a fare quello che diavolo vuole" agli alleati della Nato che non spendono abbastanza.

I 31 alleati si sono impegnati a spendere il 2% della loro produzione per la difesa, ma non tutti lo hanno fatto individualmente. "Mi aspetto che 18 alleati spendano il 2% del loro Pil per la difesa quest'anno", ha dichiarato Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles ieri (mercoledì 14 febbraio), aggiungendo che la spesa militare complessiva è destinata ad un altro anno record dopo due anni di guerra totale della Russia di Vladimir Putin contro l'Ucraina. Rispondendo alle domande dei giornalisti legate alla polemica sui commenti di Trump, Stoltenberg ha detto che gli Stati Uniti sanno quanto sia importante l'alleanza di difesa per la propria sicurezza. "Gli Stati Uniti non hanno mai combattuto una guerra da soli", ha sottolineato.

E da parte loro diversi alleati hanno ribadito la oro volontà non solo di restare compatti, ma anche di rispettare gli impegni presi. La Francia raggiungerà quest'anno l'obiettivo di spendere il 2% del suo prodotto interno lordo per la difesa, ha assicurato giovedì il ministro Sebastien Lecornu, al suo arrivo alla riunione a Bruxelles. Con 413 miliardi di euro previsti per i prossimi sette anni, la legge di programmazione militare francese per il periodo 2024-2030 ha aumentato in modo sostanziale la spesa. Il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur ha ribadito l'importanza di dedicare il 2% del Pil alla spea militare, insistendo sul fatto che l'Europa ha le capacità di difendere il suo territorio e che se un alleato subisce un attacco deve poter contare sugli altri membri della Nato. Il ministro del Paese confinante con la Russia poi ha fatto un riferimento alla minaccia costituita da Mosca non solo per Kiev: "La Russia ha più truppe di quando ha iniziato la guerra in Ucraina e dedica il 30% alla spesa militare, la Nato deve rispondere a questo".

La ministra del Lussemburgo, Yuriko Backes, ha sottolineato l'importanza di mantenere "l'unità e la solidarietà" tra gli alleati ed assicurato che il suo Paese sta lavorando su "una road map" per arrivare al 2% della spesa militare. "Siamo affidabili e ci arriveremo", ha aggiunto parlando dell'obiettivo, il ministro del Paese dell'Alleanza che ha la minore spesa militare. Il Segretario di Stato britannico, Grant Shapps, ha lodato il fatto che sempre più alleati stanno rispettando gli impegni di spesa, sottolineando che il suo aumento è "il miglior modo di mantenere sicura" la Nato di fronte alle minacce militare. Riguardo alla situazione in Ucraina Shapps ha insistito sul fatto che "le nazioni civilizzate" debbano dare un sostegno sufficiente all'Ucraina, e che è "inconcepibile" che "non si vada a vincere" la guerra con la Russia. Sulla stessa linea, il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, enfatizzando la necessità di mantenere l'appoggio a Kiev e coordinare l'attività industriale per raggiungere l'obiettivo di fornire un milione di proiettili di artiglieria all'Ucraina entro la fine dell'anno.

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