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Sabato, 27 Aprile 2024
A un anno dal voto / Stati Uniti d'America

Trump torna alla Casa Bianca (secondo i sondaggi)

L'ex presidente è in netto vantaggio rispetto a Biden secondo le ultime rilevazioni. Il leader Usa paga per i risultati economici e la guerra in Israele, ma anche per l'età

Donald Trump potrebbe tornare a essere il presidente degli Stati Uniti, meno di quattro anni dopo aver aizzato la folla di sostenitori che, in seguito, assaltò il Campidoglio per contestare la vittoria di Joe Biden, provocando 5 morti e 13 feriti. La macchia di quel giorno è già stata dimenticata dagli elettori statunitensi, stando a quanto dicono i sondaggi in vista del voto per le presidenziali programmato nel novembre 2024: se si andasse oggi alle urne, Trump vincerebbe a mani basse. 

Cosa dicono i sondaggi

Secondo un sondaggio dell'emittente Cnn, il miliardario repubblicano otterrebbe il 49% delle preferenze, mentre l'attuale capo della Casa bianca si fermerebbe al 45%. Il sistema elettorale Usa, però, si basa sui grandi elettorali statali, ed è proprio da qui che arrivano le proiezioni più preoccupanti per i democratici: un sondaggio del quotidiano New York Times e del Siena college ha rilevato che Biden è al momento dietro Trump in cinque dei sei più importanti Stati teatro di battaglia (Arizona, Georgia, Michigan, Nevada e Pennsylvania), tra quelli che fanno la differenza al Congresso e al Senato. Certo, manca ancora un anno al voto, ma quello che emerge dalle rilevazioni è un livello di polarizzazione dell'elettorato molto più netto rispetto alle ultime elezioni.

"Nella potenziale rivincita tra Biden e Trump, nessuno dei due candidati ha molto margine di crescita", scrive la Cnn. Il 51% degli elettori dice che non voterà mai per Biden, il 48% non darebbe mai la sua preferenza a Trump. Il leader dei democratici può riconquistare una fetta del 4% di indecisi, contro il 2% del suo predecessore, sempre secondo il sondaggio della prestigiosa tv Usa. Ma anche riuscendo in questa impresa, Trump manterrebbe un vantaggio su Biden.

Gradimento ai minimi storici

L'attuale capo della Casa bianca ha un indice di gradimento del 39%: nella storia delle elezioni presidenziali statunitensi, a un anno dal voto, solo Jimmy Carter era messo peggio, e non a caso non fu riconfermato. Biden ha perso consensi nelle sue roccaforti, tra i giovani come tra le comunità afroamericane e latine. C'è chi dice che sia troppo vecchio (nel 2024 avrà 81 anni), nonostante abbia poco meno di quattro anni in più di Trump (77). In effetti, le gaffe che continua a commettere nei suoi interventi pubblici hanno alimentato l'immagine di un presidente poco lucido: solo un quarto degli americani ritiene che Biden abbia la resistenza e la lucidità necessarie per ricoprire efficacemente la carica di presidente, e quel che è peggio è che tra i suoi elettori democratici lo pensa uno su due. Trump invece ha (in quanto a lucidità) la fiducia di metà degli americani e il 90% dei repubblicani. 

Il fallimento della Bidenomics

Più nel concreto, però, Biden paga la situazione economica del Paese: se nel 2020 si era presentato come il salvatore della Patria e aveva messo in risalto le promesse mancate di Trump di una nuova stagione di benessere, adesso è lui a ricevere la stessa accusa. "La strategia del presidente di mettere in risalto i forti numeri di crescita economica e occupazionale e il suo storico pacchetto infrastrutturale – venduto sotto l'egida di Bidenomics – è attualmente un fallimento", scrive la Cnn. Nonostante i piani di stimolo all'economia, in particolare sul fronte della transizione industriale, l'inflazione ha eroso il potere di acquisto delle famiglie rendendole più povere. Il senso di malessere è cresciuto soprattutto tra le fasce più a rischio povertà, il che spiega anche la perdita di consensi tra neri e ispanici. 

La guerra tra Israele e Hamas

A peggiorare il quadro c'è la recente crisi in Medio Oriente. Se è vero che gli statunitensi votano sulla politica interna e si curano poco dei programmi dei candidati sulla politica estera, la guerra tra Israele e Hamas sta avendo l'effetto di indebolire ancora di più l'immagine di Biden. Il fare spaccone e anti-diplomatico di Trump sembra oggi ottenere decisamente più consensi, nonostante l'innegabile maggiore esperienza di Biden. Il fatto che l'attuale presidente abbia cercato una mediazione tra la posizione di Tel Aviv e quella dell'Autorità palestinese non è bastato a scacciare le critiche di chi sostiene che la reazione israeliana a Gaza sia equiparabile a "un genocidio". Lo ha detto chiaramente la deputata democratica di origine palestinese Rashida Tlaib: "Sostieni un cessate il fuoco adesso o non contare su di noi nel 2024", è il messaggio lanciato a Biden. Ma anche tra gli under 35, la mancata condanna ai pesanti raid di Tel Aviv nella Striscia vengono visti in modo per lo più negativo.

Quale alternativa?

Riuscirà Biden a invertire il trend? I dubbi sono molti, e i sondaggi suggeriscono che se ci fosse un altro candidato democratico forte, il ritorno di Trump potrebbe essere sventato. Il problema è che questo candidato, anche volendo trovarlo, non c'è: la vicepresidente Kamala Harris, che avrebbe dovuto spiccare il volo e, per alcuni, dare il cambio a Biden nel 2024, ha un indice di gradimento più basso del capo della Casa bianca. Le altre figure emergenti non hanno ancora un profilo tale da sperare di competere con il miliardario repubblicano (nonché abilissimo comunicatore). Ai democratici, non resta che sperare che Biden mostri ancora una volta gli artigli nel momento clou, come già successo alle elezioni di medio termine: dovevano essere una batosta, si sono trasformate in una mezza vittoria.

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