rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Ucraina

Perché l'Ucraina se la prende con Papa Francesco

Kiev accusa Bergoglio di "propaganda imperialista" dopo il discorso pronunciato il 25 agosto scorso durante il videocollegamento con i giovani cattolici della Federazione Russa. Immediata la replica della nunziatura apostolica: "Il Pontefice è un convinto oppositore e critico di qualsiasi forma di imperialismo o colonialismo"

Bergoglio nel "mirino" dell'Ucraina. Il discorso pronunciato dal Papa il 25 agosto in collegamento video alla Giornata della gioventù russa a San Pietroburgo ha scatenato la reazione di Kiev, che ha accusato il Pontefice di "propaganda imperialista". L'attacco è arrivato attraverso un post pubblicato su Facebook da Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina: "È davvero un peccato che le idee di una grande potenza russa, che in realtà sono la causa dell'aggressività cronica della Russia, consapevolmente o inconsapevolmente, escano dalle labbra del Papa, la cui missione, a nostro avviso, è proprio quella di aprire gli occhi della gioventù russa sul corso distruttivo dell'attuale leadership russa. È con questo tipo di propaganda imperialista, con i legami spirituali e con la necessità di salvare la grande Madre Russia, che il Cremlino giustifica l'assassinio di migliaia di ucraini e la distruzione di centinaia di città e villaggi ucraini".

Kiev accusa il Papa di "propaganda imperialista": la replica

Parole dure per cui è arrivata la replica della nunziatura apostolica in Ucraina attraverso i canali diplomatici della Santa Sede: "La nunziatura apostolica in Ucraina ha rilevato che, a seguito della connessione telematica di Papa Francesco con i giovani cattolici della Federazione Russa, avvenuta il 25 agosto 2023, nei mass-media ucraini e internazionali sono sorte discussioni circa alcune parole pronunciate dal Romano Pontefice in quell’occasione. In particolare secondo alcune interpretazioni, Papa Francesco avrebbe incoraggiato i giovani cattolici russi a prendere esempio da alcuni personaggi storici russi, conosciuti per le idee ed azioni imperialiste ed espansioniste, realizzate a detrimento dei popoli vicini, compreso quello ucraino. Questa rappresentanza pontificia rifiuta fermamente le suddette interpretazioni, in quanto Papa Francesco non ha mai incoraggiato idee imperialiste. Al contrario, egli è un convinto oppositore e critico di qualsiasi forma di imperialismo o colonialismo, in tutti i popoli e situazioni. In questa stessa chiave vanno interpretate anche le parole del Romano Pontefice, pronunciate il 25 agosto scorso. Questa Rappresentanza pontificia rifiuta fermamente le suddette interpretazioni".

Nel discorso del 25 agosto scorso con i ragazzi russi riuniti a San Pietroburgo in occasione del X Incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia, Bergoglio ha affermato: "Non dimenticatevi dell’eredità. Voi siete eredi della grande Russia: la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro il Grande, Caterina II, quell’impero russo grande, colto, di tanta cultura, di tanta umanità. Non rinunciate mai a questa eredità. Voi siete gli eredi della grande Madre Russia, andate avanti. E grazie. Grazie per il vostro modo di essere, per il vostro modo di essere russi". La frase incriminata sarebbe stata tolta dalla traduzione ufficiale del discorso del Papa pubblicata dal Vaticano, ma questo passaggio è trapelato lo stesso, scatenando le accuse di Kiev.

La Russia abbatte due droni, procede la controffensiva 

Intanto continua il conflitto sul campo. Nella notte l'esercito russo ha fermato il tentativo di Kiev di effettuare un attacco sul territorio russo con due droni. La conferma è arrivata dal ministero della Difesa russo: "I velivoli senza pilota sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea in servizio sul territorio della regione di Tula". Le forze armate ucraine ultimamente hanno tentato regolarmente di attaccare la parte centrale della Russia per mezzo di droni. Il Ministero della Difesa ha riferito che ieri notte nel cielo sopra la regione di Bryansk, le forze di difesa aerea in servizio hanno abbattuto altri due droni ucraini.

Le truppe ucraine fanno progressi sul fronte meridionale e continuano a condurre operazioni offensive nel settore di Melitopol, secondo il portavoce dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine, Andriy Kovalev, citato da Rbc-Ucraina. "Le unità ucraine hanno avuto successo nella zona di Novodanilivka-Verbove e stanno consolidando le loro posizioni", ha detto. Nel frattempo, le truppe russe stanno cercando di attaccare nella regione di Donetsk, "ma senza successo".

Guerra in Ucraina: il bilancio delle vittime

Mentre la controffensiva ucraina nel Sud del Paese procede, alcuni funzionari statunitensi hanno recentemente stimato il numero delle vittime nell'esercito ucraino: 70.000 morti e circa 120.000 feriti. Una cifra sconcertante, considerando che le forze armate sono composte solo da mezzo milione di persone. Da parte sua, l’Ucraina non fornisce alcun bilancio ufficiale delle sue vittime in guerra, definendolo un segreto di Stato. Finora l’Onu ha registrato 9.177 morti civili. Fino ad aprile, scrive la Cnn, stime trapelate dal Pentagono collocavano i morti ucraini alla cifra molto più bassa di 17.500. Il presunto balzo a oltre 70.000 si spiegherebbe in parte con la controffensiva nel sud.

Perdite enormi anche sull'altro fronte. La Russia ha perso nell’ultimo giorno 530 uomini, facendo salire a 261.840 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 261.840 uomini, 4.414 carri armati, 8.579mezzi corazzati, 5.450 sistemi d'artiglieria, 733 lanciarazzi multipli, 500 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 316 elicotteri, 7.909 attrezzature automobilistiche, 18 unità navali e 4.387 droni.

Inoltre, secondo l'intelligence britannica, Mosca avrebbe grosse difficoltà a reclutare mercenari, visto che adesso il personale militare di grado inferiore coinvolto nella guerra contro l'Ucraina riceve ora più di 200mila rubli al mese: "È più di 2,7 volte lo stipendio medio in Russia, che è di 72.851 rubli. È molto probabile che lo stipendio e i benefici aggiuntivi siano un forte incentivo ad arruolarsi nell'esercito, soprattutto per le persone provenienti dalle regioni più povere della Russia. Ma è ancora improbabile che la Russia raggiunga i suoi obiettivi di attirare volontari nelle file dell’esercito".

Continua a leggere su Today.it...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perché l'Ucraina se la prende con Papa Francesco

Today è in caricamento