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Martedì, 30 Aprile 2024
rischio stangata

ASAPS chiede lo stop all'aumento biennale delle sanzioni del Codice della Strada

L'appello dell'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale: dal 1° gennaio 2023 rischio stangata con aumenti del 10%

ASAPS Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, con sede a Forlì, ha lanciato un appello alle forze politiche impegnate in campagna elettorale, affinché sia bloccato l’aumento biennale delle sanzioni al Codice della Strada che scatterà dal 1° gennaio 2023.

La richiesta è motivata dalla forte inflazione ed in particolare dell’indice FOI, indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, ad oggi si prospetta una stangata con un +10% rispetto agli importi attuali.

ASAPS si era già esposta in tal senso 10 anni fa, nell’ottobre 2012, con l’allora Presidente del Consiglio Mario Monti, ma tutto rimase inalterato con uno scatto in avanti del 5,4%, in un altro momento difficile per l’economia nazionale per le aziende e per le famiglie.

"Premesso che siamo, ovviamente come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità, corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte ad una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina – afferma Giordano Biserni, Presidente ASAPS – si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli Enti Locali, in materia di riscossione volontaria". 

"Un blocco dell’aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori - prosegue Biserni - non andrebbe ad inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di  guida più pericolosi. Questa volta le forze politiche ci devono ascoltare, perché troppe volte siamo rimasti come una voce nel deserto, come le richieste di riforma del Codice della Strada, la sospensione della patente per l’uso del cellulare alla guida alla prima violazione, ma questa volta si rischia il “default” stradale".

L’Ufficio Studi di ASAPS, in base al più recente aggiornamento dell’indice FOI (aggiornamento  biennale  delle  sanzioni amministrative pecuniarie previste dal citato codice in  misura  pari all'intera variazione  dell'indice  dei  prezzi  al  consumo  per  le famiglie di operai e impiegati,  media  nazionale,  che si verificheranno nel biennio compreso tra il 1° dicembre 2020 ed il 30 novembre 2022) pubblicato a luglio 2022, partendo dalla base di dicembre 2020,  porta ad uno stimato +9,8%. 

La conseguenza è che un semplice divieto di sosta passerebbe dagli attuali 42 euro a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 euro a 181 euro, medesimo importo previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, mentre la medesima violazione della fascia tra i 40 e i 60 km/h andrebbe da 543 euro a 597 euro, un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito non autorizzato su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 euro a 91 euro.

L’ultimo provvedimento del 31 dicembre 2020, ebbe come conseguenza una diminuzione minima delle multe, con un calo dello 0,2%, e la conseguenza fu una riduzione delle sanzioni 2021-2022 ma solo quelle che avevano un importo superiore a 250 euro, con la stragrande maggioranza di violazioni rimaste inalterate.

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