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Venerdì, 26 Aprile 2024
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PSA, il motore benzina con il “filtro"

Il pluripremiato motore benzina PureTech monta il filtro GPF per ridurre le emissioni con 2 anni di anticipo

Arriva la seconda generazione del PureTech, il propulsore vincitore per tre anni consecutivi del premio “International Engine of the Year Awards”. Se le aspettative in questi casi sono alte… tranquilli, qui si parla di rivoluzione. Una delle novità di questo propulsore, infatti, riguarda l’introduzione del GPF (Gasoline Particulate Filter), un filtro studiato per diminuire le emissioni di particolato: un’innovazione che punta a trattenere il 75% delle polveri e non necessita di alcuna manutenzione essendo anche realizzato con materiali specifici. Questo filtro antiparticolato sarà esteso per tutti i modelli ai motori benzina a iniezione diretta di Groupe PSA da gennaio, sia sui 3 cilindri turbo che sui 4 cilindri, con l’obiettivo di ottimizzare prestazioni e rendimento, riducendo ulteriormente i consumi.

La nuova offerta

Il PureTech in declinazione 3 cilindri viene offerto da 82 cv e 118 Nm per la versione aspirata oppure da 110 cv e 205 Nm di coppia e da 130 cv e 230 Nm per le turbo. Progettato al 100% digitalmente, questo propulsore fa della compattezza il suo punto di forza così da poter essere montato su diverse piattaforme. Per quanto riguarda il 4 cilindri, sulla nuova generazione la pressione aumenta a 250 bar, ed è proposto sia con 180cv e 250 Nm che più potente con 225cv e 300 Nm.

Tra le novità, infine, un nuovo cambio a sei marce più preciso e fluido nelle cambiate e un automatico EAT8 a otto rapporti, più leggero di 2 kg e più rapido e morbido rispetto l’EAT6. Qui troviamo una modalità ECO specifica con free wheeling da 20 a 130 km/h ed uno start and stop esteso fino ai 20 km/h. Ridotte le emissioni con 2 anni di anticipo, si punta anche a diminuire i consumi.

Verso il futuro

Un’attenzione sempre più alta al green permetterà a PSA di arrivare entro il 2024 ad avere una gamma elettrificata, ossia ogni modello avrà in gamma motorizzazioni ibride o elettriche, in vista delle future severe norme che entreranno in vigore nei prossimi anni. Ad oggi il lavoro fatto sul PureTech 4 cilindri sarà la base delle prossime unità ibride. Un risultato ottenuto grazie ad un importante investimento in ricerca e sviluppo sul propulsore pari a 540 milioni di euro totali. Il Pure Tech, concentrato di tecnologia, dal 2013, anno della sua nascita, ha già portato il deposito di ben 210 brevetti, e oggi ha alle spalle 900.000 unità (sia 3 che 4 cilindri) su più di 90 modelli.
 

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