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Sabato, 27 Aprile 2024
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Roma, i consiglieri comunali ora si aumentano lo stipendio

Un aumento di 2300 euro lordi in più al mese su uno stipendio fisso che non sarà più calcolato sul numero di presenze. Votata la delibera che dovrà passare al vaglio del ministero dell'Interno, contrario solo il M5s

Stop ai gettoni di presenza. L'assemblea capitolina ha approvato la delibera che riconosce le indennità di funzione ai consiglieri capitolini. Uno stipendio fisso, non più calcolato appunto sul numero di presenze, che corrisponderà al 45% dell'indennità riconosciuta al sindaco di Roma. Un aumento che si tradurrà in circa 2300 euro lordi in più al mese rispetto all'attuale tetto massimo raggiungibile con i gettoni. 

La nuova norma non entrerà però in vigore fino al suo recepimento all'interno di un decreto legislativo del ministero dell'Interno. La delibera passata ieri dal voto favorevole dell'aula, lo ricordiamo, rappresenta la conclusione di un iter avviato a livello nazionale con un altro decreto legislativo, il 156 del 2010. 

Un provvedimento che inizialmente ha scatenato polemiche da parte delle opposizioni, oltre che, in maggioranza, dal consigliere della civica Gualtieri, Carmine Barbati. A votare contro alla fine solo i tre consiglieri del M5s, Linda Meleo, Paolo Ferrara e Daniele Diaco. Assenti Raggi e De Santis (passato al partito di Luigi Di Maio). I consiglieri di Italia Viva e Azione, presenti in aula, non hanno partecipato. La delibera è stata quindi approvata con 32 voti favorevoli di maggioranza e parte delle opposizioni. Per la maggioranza hanno votato a favore: il Partito Democratico, Sinistra civica ecologista, Roma futura, Europa verde, Demos. Per le opposizioni favorevoli Fratelli d'Italia, Udc-Forza Italia. Assenti i consiglieri della Lega. 

La capogruppo del Pd, Valeria Baglio, in dichiarazione di voto ha sottolineato che a oggi, considerato il numero di residenti della capitale, è possibile conteggiare "un consigliere ogni 60 mila cittadini" e che "la riforma può essere definita una grande incompiuta" sulla quale anche "il sindaco si è molto speso perché arrivasse a termine". Baglio ha poi precisato: "È un provvedimento misurato e commisurato agli oneri e responsabilità che in quest'aula il consigliere svolge. Qualcuno ha detto che è anche poco, io dico che è il giusto". 

"Oggi nella sostanza applichiamo una legge che va a chiudere l'iter per cui si definisce la specificità di Roma Capitale, la legge prevede che l'Assemblea capitolina dia un indirizzo al Ministero dell'Interno che insieme al Mef produrrà un atto sulle funzioni che si attribuiscono ai consiglieri capitolini", ha ribadito invece il dem Andrea Alemanni. "Il nuovo regime non solo non modifica il gettito dell'amministrazione pubblica ma restituisce al consigliere capitolino la possibilità di esercitare il ruolo a tempo pieno". 


 

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