BARI - "O c'è subito un governo forte e stabile per l'Italia o è meglio ridare subito la parola agli italiani votando a giugno. E io sarò candidato premier". Silvio Berlusconi sale sul palco di Piazza della Libertà a Bari alla manifestazione organizzata dal Pdl e offre la sua ricetta per superare lo stallo politico del Paese. E' il suo secondo comizio post elettorale, dopo quello di Piazza del Popolo a Roma.

Risuona l'inno di Mameli e l'ex premier ringrazia i partecipanti. "Siete davvero tanti, sembrate un fiume della libertà", parla rivolgendosi ai militanti, circa 150mila secondo il partito. Poi un pensiero ironico rivolto al governatore della Puglia: "Devo darvi una delusione, oggi qui sul palco con noi non ci sarà Nichi Vendola. Quelle sue dichiarazioni fanno sentire tanto stupidi perché non si capisce niente... Ci sono solo io, non le sue elucubrazioni, vi dovete accontentare", aggiunge. E la piazza si lascia andare a fischi pesanti. 

I SONDAGGI - "Abbiamo fermato D'Alema, Prodi e le sue tasse, Veltroni e la sua melassa buonista, ed ora abbiamo fermato Bersani che diceva di vederci dal binocolo. Secondo i sondaggi noi siamo al 34 per cento, con quattro punti percentuali di vantaggio rispetto ai nostri avversari", ha poi detto Berlusconi. "Abbiamo la possibilità di vincere anche alla Camera", ha spiegato. 

SUL PD - "Bersani vuole i nostri voti ma non vuole un governo con noi, allora io gli dico: Bersani noi siamo moderati ma non abbiamo l'anello al naso, non stiamo a pettinare le bambole. Ci vuole escludere dalle istituzioni. Il Pd con il 20% degli elettori vuole prendersi tutto e mettersi la democrazia sotto i piedi ed escludere la gran parte del Paese che non li ha votati. Vogliono Prodi Presidente della Repubblica? E allora ci converrebbe scappare tutti all'estero", ha ribadito il Cavaliere. 

L'ANNUNCIO - Dopo aver definito i grillini "dilettanti allo sbaraglio" e dopo l'ennesimo attacco ai magistrati - "Non pagano neanche per i loro errori" - Berlusconi cita come obiettivi da perseguire l'abolizione dell'Imu, la lotta alla crisi e alle tasse. E ricorda che "oggi è il 13 aprile e sono passati quasi 50 giorni dalle elezioni. Non abbiamo ancora uno straccio di governo. Nel pieno di una crisi come questa, non possiamo permetterci una paralisi del genere". Ecco perché "se ci saranno elezioni a giugno io mi candiderò a leader della coalizione della libertà e presidente del consiglio: non posso sottrarmi. Questo di Bari - dichiara trionfalmente dal palco - potrebbe essere il primo comizio della nostra campagna elettorale". 

Il comizio è durato circa un'ora e sul palco, alla fine, sono saliti i fedelissimi Fitto, Alfano, Santanché e Brunetta. Sorrisi e strette di mano con l'immancabile accompagnamento musicale: "Meno male che Silvio c'è".

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