rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Verso il voto

Bollette, arriva alla Camera lo scostamento di bilancio per nove miliardi

"Il Governo richiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento nell'anno 2022 per l'utilizzo del margine di 9,1 miliardi di euro" si legge nel documento all'esame

Uno scostamento di bilancio di 9,1 miliardi di euro che il governo Meloni vuole impegnare per contrastare gli effetti negativi dell’incremento dei prezzi dei prodotti energetici, che ricadono sulle bollette delle famiglie. Per farlo c’è bisogno dell’approvazione del Parlamento.

Per questo mercoledì 9 novembre l'aula della Camera voterà la richiesta. ”Con la presente Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo - si legge nel documento all'esame del Parlamento - richiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento nell'anno 2022 per l'utilizzo del margine di 9,1 miliardi di euro, quale differenza tra l'andamento tendenziale (5,1 per cento) e quello programmatico (confermato al 5,6 per cento) da destinare al finanziamento di interventi di contrasto agli effetti negativi dell'incremento dei prezzi dei prodotti energetici su famiglie, imprese ed enti, nonchè altre misure inerenti al settore dell'energia. I livelli massimi del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e di cassa, saranno conseguentemente rideterminati in considerazione degli effetti delle misure che saranno adottate”.

La settimana scorsa infatti il consiglio dei ministri era stato convocato per l'approvazione della Nadef, propedeutica alla definizione della legge di bilancio. Meloni aveva confermato di riuscire a liberare circa 9,5 miliardi per la settimana successiva. E ora ci siamo. ”Faccio - aveva detto - appello al Parlamento che approvi il testo al  più presto. Per il 2023 immaginiamo un indebitamento al 4,5% che poi andrà a scendere fino al 3% nel 2025, così liberiamo 22 o 23 miliardi di euro che ugualmente destiniamo in via esclusiva al caro energia".

La relazione prosegue dicendo che “il Governo chiede, rispetto al precedente quadro programmatico fissato nel Def 2022 e confermato con le successive relazioni al Parlamento, l'autorizzazione alla revisione degli obiettivi programmatici di indebitamento netto per un importo in termini percentuali di Pil pari a 0,6 per cento nel 2023, 0,4 per cento nel 2024 e 0,2 per cento del 2025. Il livello programmatico di indebitamento netto in rapporto al Pil è pari a 5,6 per cento nel 2022, 4,5 per cento nel 2023, 3,7 per cento nel 2024 e 3 per cento nel 2025, corrispondenti in termini strutturali al 6,1 per cento nel 2022, al 4,8 per cento nel 2023, al 4,2 per cento nel 2024 ed al 3,6 per cento nel 2025. Tali obiettivi comportano la disponibilità di un ammontare di risorse, rispetto alla previsione tendenziale, di oltre 21 miliardi di euro per il 2023 e di circa 2,4 miliardi di euro per il 2024. Queste risorse, con la prossima legge di bilancio, saranno destinate a misure dirette al rafforzamento del contrasto del caro energia per famiglie e imprese. Il livello del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di competenza potrà aumentare fino a 206 miliardi di euro nell'anno 2023, 138,5 miliardi nel 2024 e 116,5 miliardi nel 2025. Il corrispondente livello del saldo netto da finanziare di cassa potrà aumentare fino a 261 miliardi di euro nell'anno 2023, 180,5 miliardi nel 2024 e 152,5 miliardi nel 2025. Il rapporto debito/Pil programmatico e' fissato in 145,7 per cento per l'anno 2022, 144,6 per cento per l'anno 2023 142,3 per cento per l'anno 2024 e 141,2 per cento per l'anno 2025".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bollette, arriva alla Camera lo scostamento di bilancio per nove miliardi

Today è in caricamento