Non sarà il Veltroni che portava 'aggratis'  Paul McCartney e Simon & Garfunkel al Colosseo, ma possiamo dire che Marino "c'ha provato". Ha provato a fare il Veltroni, a riportare Roma tra le capitali mondiali della musica. E, in fondo, c'è riuscito. Ciò non toglie, però, che quello dei Rolling Stones passerà alla storia (politica e amministrativa) come l'ennesimo grande evento delle polemiche e dei "casi", veri o creati ad arte che siano.

LA CRONACA DEL CONCERTO

Tanto si è parlato del "caso affitto". Pochi, troppo pochi i nemmeno 8mila euro versati dagli organizzatori per la location del Circo Massimo. A provare a stemperare il tutto ci ha provato, su RaiNews24, direttamente il sindaco Marino che ha portato i conti del successo.

Nella capitale sono arrivate 60mila persone oltre ai 10-20mila romani. Persone che sono andate in albergo, ristoranti, che hanno preso un taxi, un gelato e hanno determinato un guadagno per la città di 25 milioni di euro in un giorno

Resta da capire se il sindaco ha contato cono per cono quanto comprato dai turisti e se ha interpellato ogni tassinaro. Ma tant'è: se in un giorno Roma (o meglio, gli esercenti romani) hanno guadagnato 25 milioni di euro, buon per loro.

Quello che invece, sulla rete, sta impazzando in queste ore è il "caso Grillo". Tu quoque, Beppe, leader degli anti-casta, lì, nella tribuna vip, tra vecchi politicanti e ambasciatori? La presenza di Grillo nella tribuna d'onore riservata a pochi eletti (e nominati) non è passata inosservata ed è rimbalzata sui social network (a partire dal tweet di Gianni Riotta) con tanto di attacchi diretti al leader del Movimento 5 Stelle, accusato di essere anticasta con i suoi deputati ma, nella sua quotidianità, ben inserito nel tessuto vip del paese. 

In chiusura, i tweet istituzionali. Per provare a chiudere ogni polemica, ecco i cinguettii di sindaco e vicesindaco di Roma. Il primo risponde diretamente ai suoi follow-detrattori. Il secondo, twitta genericamente contro chi attacca il grande evento.