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Domenica, 28 Aprile 2024
La denuncia

"Da 6 anni i nostri figli hanno due papà, ma per Giorgia Meloni siamo dei criminali"

Alla Camera dei Deputati si è svolta la conferenza stampa promossa dall'Associazione Luca Coscioni sui vent'anni della legge 40. Tra le testimonianze, quella della coppia omogenitoriale più seguita sui social

Tanti successi nei tribunali, che consentono ogni anno la nascita di 14 mila bambini, ma ancora molti "divieti discriminatori che vanno contro il diritto alla salute e alcune libertà fondamentali sancite dalla nostra Costituzione". Questo il messaggio lanciato dall'Associazione Luca Coscioni, che a vent'anni dall'approvazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, ha indetto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per fare il punto sui divieti ancora in vigore.

Così l'Italia potrebbe essere all'avanguardia sulla maternità surrogata

"Chiediamo al ministro di intervenire su alcuni aspetti che, nelle sue funzioni, potrebbe risolvere senza l'intervento del Parlamento", si legge nella lettera inviata al ministro della Salute, Orazio Schillaci, dall'avvocata Filomena Gallo e da Marco Cappato, rispettivamente segretaria nazionale e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni. A sostegno delle tesi dell'associazione, nella sala stampa di Montecitorio, le testimonianze di alcune persone che hanno intrapreso azioni legali contro i divieti esistenti. "La legge liberticida sulle staminali approvata 20 anni fa ha lasciato l'Italia fuori dalla ricerca scientifica, l'associazione Coscioni ha dimostrato il suo totale fallimento", ha spiegato l'ex senatore e leader di +Europa, Benedetto Della Vedova, intervenuto durante l'incontro.   

Le testimonianze

Tra loro Maurizio, 68 anni, affetto da una patologia degenerativa incurabile, che ha chiesto al ministro della Salute e alla ministra della Ricerca di rimuovere il divieto di donazione alla ricerca scientifica degli embrioni non idonei per una gravidanza: "Questo divieto - ha spiegato - toglie la speranza di trovare una cura definitiva per tutte quelle patologie oggi incurabili come il Parkinson". Gli avvocati dell'Associazione Luca Coscioni, a tal proposito, hanno promosso diversi ricorsi giudiziari per sostenere le coppie che hanno embrioni crioconservati non idonei a una gravidanza, affinché il tribunale li autorizzi a donarli ai centri di ricerca italiani. Un'altra testimonianza è stata quella di Ludovica, che con la sua compagna è dovuta andare all'estero per accedere alle tecniche di fecondazione assistita e ora ha chiesto in tribunale di ottenere la genitorialità nei confronti di suo figlio. In Italia, a causa della legge 40, vige il divieto alle persone single e alle coppie dello stesso sesso di accedere alla Pma.

conferenza stampa

E poi Maria Sole Giardini, affetta dalla sindrome di Rokitansky, una malattia rara in cui l'apparato genitale interno si sviluppa in maniera non corretta. La donna, nata senza utero ma fertile in quanto produce ovociti, chiede che sia legalizzata la gestazione per altri, quella che i partiti al governo chiamano "utero in affitto" e che vorrebbero rendere "reato universale". L'associazione Luca Coscioni ha depositato una proposta di legge per regolamentare la "gravidanza per altri solidale", un testo con molti paletti che impedirebbe che la pratica - già legale in molti Paesi - si trasformi in un'attività economica che porti a forme di sfruttamento delle donne che dovessero scegliere liberamente di portare avanti le gravidanze. Difficile che una legge del genere, con l'attuale governo, possa vedere la luce in tempi brevi.

L'esperienza dei "papà per scelta"

A portare la loro testimonianza a favore di una legge che legalizzi la "gravidanza per altri solidale", Christian De Florio e Carlo Tumino, molto seguiti sui social network sulle loro pagine "Papà per scelta", dove raccontano quotidianamente l'omogenitorialità. Christian e Carlo sono genitori di due bambini avuti negli Stati Uniti grazie alla gravidanza per altri. 

"La legge 40 - spiegano a Today.it - è una legge ingiusta che nel corso degli anni ha subito tantissime modifiche nei tribunali, ma che ancora oggi ha dei divieti incostituzionali che riguardano soprattutto il divieto di accesso delle persone dello stesso sesso ai percorsi di fecondazione medicalmente assistita, con l'esclusione appunto delle coppie dello stesso sesso e dei single, ma anche il divieto della gestazione per altri. Siamo qui oggi per cercare di ripristinare della verità rispetto a quella che è una narrazione incompleta e distorta sulle famiglie omogenitoriali. Noi esistiamo, i nostri figli esistono, hanno sei anni e la società non si è sgretolata. Quello che chiediamo a questo esecutivo è di smetterla immediatamente di combattere un'inutile crociata contro le famiglie come la nostra, perché la nostra unica intenzione è quella di crescere delle brave persone. Devono smetterla di trattarci come dei criminali, perché siamo dei cittadini contribuenti come tutti gli altri".

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