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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Palermo

Movimento 5 stelle, si allarga l'inchiesta sulle firme false: partiti gli avvisi di garanzia

Entro la fine di questa settimana è previsto l'inizio degli interrogatori per gli esponenti palermitani del Movimento iscritti nel registro degli indagati. Tra loro deputati e consiglieri regionali

PALERMO - Si allarga l'indagine della Procura sulle firme false presentate dal Movimento 5 Stelle in occasione della presentazione delle liste alle comunali del capoluogo siciliano nel 2012. Ieri sono partiti i primi inviti a comparire per alcuni degli indagati. Tra loro, qualcuno avrebbe concordato con i magistrati la data dell'interrogatorio prima ancora di aver ricevuto l'invito a comparire.

GLI AVVISI DI GARANZIA - L'atto rappresenta anche l'avviso di garanzia per il reato previsto dal Testo unico sugli enti locali. In sostanza, la procura procede per il reato previsto dall'articolo 90, secondo comma, del Testo Unico 570 che punisce "chiunque forma falsamente, in tutto o in parte, liste di elettori o di candidati od altri atti dal presente Testo Unico destinati alle operazioni elettorali, o altera uno di tali atti veri oppure sostituisce, sopprime o distrugge in tutto o in parte uno degli atti medesimi".

GLI INTERROGATORI - Gli interrogatori inizieranno entro la fine di questa settimana e continueranno la prossima. Tra gli indagati ci sarebbero i deputati Riccardo Nuti e Claudia Mannino, i deputati regionali Claudia La Rocca, che si è presentata spontaneamente dai pm, e Giorgio Ciaccio, entrambi già autosospesi. Inoltre sarebbe indagata Samanta Busalacchi, ormai ex assistente del Movimento 5 Stelle all'Ars, due candidati alle amministrative palermitane del 2012, Giuseppe Ippollito e Stefano Paradiso, l'avvocato Francesco Menallo, e il cancelliere del tribunale di Palermo Giovanni Scarpello. A loro si aggiungerebbe un decimo indagato, un attivista, il cui nome al momento è sconosciuto.

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