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Sabato, 27 Aprile 2024
La polemica

La nuova nomina del generale Vannacci che sta infiammando la politica

È polemica sulla nuova nomina di Roberto Vannacci, salito alla ribalta questa estate per aver scritto il discusso libro "Il mondo al contrario". Il generale è stato nominato capo di stato maggiore di una delle aree di vertice dell'Esercito italiano

Il generale Roberto Vannacci, finito quest'estate alla ribalta delle cronache (e delle polemiche) per quanto scritto nel suo libro 'Il mondo al contrario', assumerà l'incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri dell'esercito.

È quanto riferisce il sito de La Gazzetta di Lucca, città nella cui provincia, a Viareggio, vive il militare. Vannacci era stato avvicendato dal comando dell'Istituto geografico militare, incarico che aveva assunto a giugno scorso.

Il comando a cui è stato ora assegnato, riferisce La Gazzetta di Lucca, è una delle aree di vertice dell'Esercito italiano. Fonti della difesa spiegano all'Adnkronos  che non si tratti di una promozione ma solo di un incarico adeguato al suo ruolo e che Vannacci non avrà "autonomia decisionale diretta". 

La reazione di Vannacci: "Nomina in linea con il mio grado"

"Già da domani sarò a Roma per il mio nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terresti. Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza - dichiara Vannacci commentando la notizia - è un incarico prestigioso che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all'estero, della loro preparazione, del loro addestramento".

Il generale si dice assolutamente convinto di non aver violato alcuna norma né legale né disciplinare. "Così come ero certo che una volta fatti gli approfondimenti tutto sarebbe tornato nell'alveo della normalità. Non ho mai temuto per la mia carriera nonostante le polemiche" precisa in una nota. 

Le reazioni politiche. Riccardo Magi: "Nomina indegna, Vannacci premiato per farneticazioni" 

Ma immediatamente si registrano le prime reazioni politiche. "La nomina del generale Vannacci a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri è indegna. Probabilmente è stato premiato per le sue fatiche letterarie ma è la conferma che con questo governo la xenofobia, l'omofobia e le farneticazioni complottiste sono meriti e non demeriti. Invece di destituire un militare che con le sue parole tradisce i valori della costituzione su cui ha giurato, viene confermato ai massimi vertici dell'Esercito" chiarisce il leader di Più Europa, Riccardo Magi. 

"Il ministro Crosetto, che si era inizialmente indignato per le frasi contenute nel libro di Vannacci, smentisce se stesso e dimostra ancora una volta di essere il volto buono delle politiche più feroci del governo Meloni: valorizzare all'interno delle nostre Forze Armate la peggiore Italia è semplicemente vergognoso" conclude Magi. 

"Roberto Vannacci ha dimostrato che se usi la divisa militare per una carriera da influencer e conferenziere a pagamento, la Meloni ti promuove" scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. 

Un'osservazione condivisa anche dal deputato di +Europa Della Vedova che si rivolge al ministro della Difesa Guido Crosetto: "Questa assurda decisione di promuovere Vannacci, toglie credibilità politica alla posizione sua e del governo. E dico questo, rifiutandomi di considerare la promozione di Vannacci dettata da ragioni di confronto politico all'interno della maggioranza di concorrenza elettorale sui candidati per le europee".

Ma a polemizzare è anche tutto il Partito Democratico. "Crosetto il 17 agosto: 'Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto'. È procedimento disciplinare? Non parlateci di promozione, sarebbe davvero il mondo al contrario!" osserva su X Stefano Graziano, capogruppo Pd in Commissione Difesa.

Deciso anche l'affondo del leader dell'M5S Giuseppe Conte: "Il mondo al contrario" non è solo il titolo del libro di Vannacci ma ormai è l'imperativo del governo Meloni. Chi porta con onore e sacrificio la divisa, rispettando i valori della Costituzione, viene spesso dimenticato; chi scrive le sue 'farneticazioni' in un libro fa carriera".

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