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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Summit Berlusconi-Maroni: si va verso coalizione Pdl e Lega

Silvio leader, Alfano candidato premier, 'Bobo' presidente in Lombardia. Questa la bozza di accordo. Ma c'è un fattore che potrebbe far saltare tutto: Monti candidato 'dei moderati'. Gli ex An pronti a staccarsi

Nessuna decisione definitiva sulle alleanze ma si fa sempre più strada, in vista delle elezioni, un'asse Pdl-Lega.

Nel vertice ad Arcore tra Berlusconi e Maroni, al quale erano presenti anche Alfano e la Russa, si è lavorato proprio sulla possibile coalizione di centrodestra. Ma il summit si è concluso con un nulla di fatto. 

Sulla questione la situazione è ancora di "work in progress" e per sancire un eventuale accordo finale il leader della Lega rivedrà il Cavaliere fra qualche giorno. Al centro del confronto, la possibilità di un'alleanza in Lombardia, a cui Maroni non vuole rinunciare.

Ma a complicare le carte in tavola c'è il 'fattore Monti', per la Lega una discriminante ("Noi mai con i professori" il commento di Maroni), e il fattore "ex An". 

La Russa e co., infatti, stanno meditando una scissione nel Pdl, tanto che lasciando villa San Martino La Russa ha spiegato come "le prossime ore saranno decisive per la possibilità che nasca un nuovo soggetto politico collegato al Popolo della libertà per le prossime elezioni". 

SCISSIONE IN VISTA. "Ho avuto un colloquio faccia a faccia con il presidente Berlusconi - ha detto La Russa, che si è avvicinato ai cronisti fuori dal cancello della villa - in assoluta amicizia e lealtà. Sono venuto a parlare della possibilità che sorga, collegato al centrodestra del Popolo della libertà, anche un altro soggetto. Ne abbiamo parlato in assoluta amicizia e condivisione - ha ripetuto - ma penso che le ore decisive siano le prossime".

BERLUSCONI LEADER MA NON PREMIER. Il Carroccio sente di non poter dare il via libera alla candidatura di Berlusconi a Palazzo Chigi e per questo l'accordo sarebbe: Maroni candidato in Lombardia, Alfano a Palazzo Chigi. In questo senso, viene però in soccorso il Porcellum che, a rigor di legge, non prevede un candidato premier, ma solo il leader della coalizione. Questo dato permetterebbe alla Lega far parte di un schieramento anti montiano guidato da Berlusconi (con l'eventuale presenza di una o più forze di destra), rimandando a una successiva intesa la scelta del nome da indicare per Palazzo Chigi.

VENERDì GIORNATA CLOU. La scelta di rinviare tutto a venerdì, poi, deriva anche dal fatto che Mario Monti terrà in quella data la conferenza stampa di fine anno. Dalla quale, se anche non dovesse emergere un quadro del tutto chiaro sulla sua candidatura, si potrà con ogni probabilità comprendere qualcosa in più sul ruolo che l'attuale premier intende giocare nel 2013. Berlusconi potrà così ufficializzare il proprio ritorno in campo e la Lega potrà giustificare davanti agli elettori la nascita di una coalizione antimontiana.

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