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Domenica, 28 Aprile 2024
Crisi economica

Pil ancora a picco: è il settimo calo consecutivo

Istat: nel primo trimestre il prodotto interno lordo italiano è calato del 2,3%. Toccato un altro record negativo. Su base trimestrale la riduzione è stata dello 0,5%. E anche la Francia entra in recessione

Pil a picco nel primo trimestre 2013. Secondo i dati Istat su base annuale il calo è stato del 2,3%. E' il settimo calo consecutivo. "Si tratta di una situazione mai verificata a partire dall'inizio delle serie storiche comparabili, nel primo trimestre del 1990".

Nel primo trimestre dell'anno il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,5%.Il calo congiunturale, spiega l'Istituto di statistica, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell'industria e dei servizi e di un aumento nel settore dell'agricoltura. Il primo trimestre del 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2012.

VIDEO - PIL AL SETTIMO CALO CONSECUTIVO

Nel confronto con il trimestre precedente, il Pil è aumentato dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrata una crescita dell'1,8% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito. Anche la Francia è entrata in recessione dopo il calo dello 0,2 per cento del prodotto interno lordo nel primo trimestre, che segue a una contrazione di portata simile nell'ultimo trimestre del 2012. Lo ha annunciato l'Istituto nazionale della statistica e degli studi economici

CONFCOMMERCIO - "Il dato diffuso oggi - ha spiegato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - seppure lievemente peggiore rispetto alle attese, appare perfettamente coerente con le nostre previsioni di un calo dell'1,7% per il 2013 e conferma, ancora una volta, come l'attuale fase recessiva sia tra le più gravi e lunghe che la nostra economia abbia mai sperimentato. La settima riduzione consecutiva del Pil, il dato più negativo dal 1990 ha portato infatti ad una consistente contrazione della ricchezza prodotta che, rispetto al 2007, prima cioè della grande crisi, sfiora il 9%, portando il Pil sui livelli del 2000. E', dunque, piuù che mai urgente che il governo avvii subito le misure annunciate dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella sua relazione programmatica per il sostegno della domanda interna e per dare prospettive di ripartenza e di crescita dell'economia reale del Paese".

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