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Domenica, 28 Aprile 2024
L'annuncio

Nuova stretta sui migranti: la maggioranza vuole smantellare la "protezione speciale"

L'annuncio del sottosegretario leghista agli interni Molteni: si lavora a un emendamento al decreto Cutro. Il Pd protesta: "Atto disumano"

La maggioranza del governo Meloni sta pensando di smantellare la protezione speciale per i migranti. Al Senato, i gruppi di maggioranza presenteranno infatti un emendamento al decreto migranti per proporre l'abolizione della protezione speciale per i richiedenti asilo. Il decreto si trova in commissione Affari costituzionali del Senato e dovrebbe approdare in Aula il 18 aprile prossimo. L'emendamento sulla protezione speciale, su cui si sta lavorando anche per valutare come gestire i casi di protezione in corso, sarà presentato in aula.

Cosa vuole fare la maggioranza sulla protezione speciale

Nell'ambito della conversione al Senato del decreto Cutro la maggioranza di centrodestra sta depositando un emendamento per l'eliminazione della protezione speciale. La "protezione speciale introdotta dall' ex governo Pd-M5s nel 2020, così com'è è un unicum italiano ed è diventata nel corso degli anni una sanatoria, un fattore di attrazione di immigrazione. Crea problemi anche ai tribunali e alle questure. Quindi la azzereremo, verrà tolta con la conversione del decreto immigrazione".

Così Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell'Interno, a margine delle celebrazioni per il 171esimo anniversario della Polizia di Stato. Secondo Molteni "l'Italia già garantisce le forme di asilo attraverso le due forme di protezione sullo status di rifugiato e la protezione sussidiaria". 

Il sottosegretario al ministero dell'Interno Emanuele Prisco ha sottolineato la stessa visione della protezione speciale: "Il cosiddetto permesso temporaneo per gli irregolari è cresciuto a dismisura, creando in Italia una sostanziale anomalia che ha finito per favorire l'immigrazione illegale" ha detto.

"Cancelliamo quella protezione - ha spiegato Prisco - per uniformarci al resto d'Europa come ha anticipato alle Camere il presidente Meloni. La necessità è di stabilire delle regole certe. Perché da un lato vogliamo tutelare chi scappa realmente dalle guerre e creare una immigrazione regolare per rispondere alle esigenze delle imprese, e in questa direzione va il decreto flussi, e fermare le partenze in cooperazione europea con i Paesi mediterranei ma intendiamo dire basta all'immigrazione irregolare e alle scorciatoie per stare irregolarmente in Italia. Accanto a questo stiamo semplificando e velocizzando i meccanismi di espulsione".

Le proteste dell'opposizione: "Sarebbe disumano"

"Mentre nel Def si scrive nero su bianco che aumentare sensibilmente l'ingresso in Italia di lavoratori stanieri ha un valore strategico in prospettiva per diminuire il debito in rapporto al Pil, in Parlamento si stanno facendo delle modifiche al decreto Cutro che aumenteranno il numero di irregolari nel nostro Paese andando a stringere le maglie della protezione speciale''. Lo ha detto a Coffee Break su La7 Riccardo Magi, deputato e segretario di +Europa.

''Perché non dare la possibilità a chi è in italia di regolarizzarsi se ha ad esempio un datore di lavoro pronto ad assumerlo? Pochi giorni fa abbiamo avuto il click day, che è il giorno in cui gli imprenditori attivano le richieste per i lavoratori stranieri: in tre ore non solo si sono esaurite le 80.000 domande, ma sono arrivate 250.000 richieste da parte degli imprenditori. Di fronte a questo, cosa aspetta il governo a modificare la legge Bossi-Fini? Qualcuno me lo deve spiegare, è un ossessione della Lega. Le imprese chiedono più lavoratori, al governo invece prevedono che lo Stato sappia qual è l'esigenza del sistema produttivo. È una maggioranza sovietica da questo punto di vista'', ha concluso Magi.

Proteste anche dal Partito Democratico: "L'istituto che ha consentito in questi anni a migliaia di immigrati di integrarsi e lavorare verrebbe abrogato condannando all'illegalità e al sommerso tante persone, consegnandole alla clandestinità al mercato nero e allo sfruttamento - ha detto il senatore del Pd Franco Mirabelli - L'abolizione della protezione speciale è una scelta contraria a ogni principio di umanità ma è una scelta che diventa ancor più grave per le ragioni portate a sostegno. La protezione speciale sarebbe la ragione che attrae gli immigrati in Italia. Ancora una volta il governo dimostra di non capire le cause di un fenomeno che ha triplicato gli sbarchi non per colpa della protezione speciale ma della fame, delle guerre e delle violazioni dei diritti umani che spingono a cercare l'approdo più vicino per entrare in Europa".

"Abbiamo appena votato insieme in Commissione al Senato la protezione speciale per gli ucraini che oggi la Lega - Il giorno dopo - si sveglia e tuona contro la protezione speciale. Sottotesto: il solito, ci siamo capiti. Fate pace col cervello: ipocrisia sulla pelle delle persone no". Così Filippo Sensi, senatore del Pd su Twitter.

Che cosa è la protezione speciale

l permesso di soggiorno per protezione speciale è stato introdotto dalla legge 132/2018 e i presupposti per il suo rilascio sono stati poi ampliati dal Dl 130/2020, convertito nella legge 173/2022 che ha riformulato l'art. 19 del Testo Unico Immigrazione (TUI), ampliando le ipotesi di divieto di espulsione. La protezione speciale viene concessa quando, al ricorrere di determinati presupposti, non è possibile l'allontanamento dello straniero dal territorio nazionale.

Il permesso di soggiorno per “protezione speciale” viene rilasciato nei casi in cui non venga riconosciuto al cittadino straniero richiedente asilo né lo status di rifugiato né la protezione sussidiaria, In questo caso il permesso di soggiorno ha durata biennale. ll permesso per protezione speciale può essere chiesto dai cittadini stranieri direttamente alla Questura, anche al di fuori delle procedure previste per la protezione internazionale.

Il permesso per protezione speciale è quindi rilasciato dal Questore e protegge la persona dall'espulsione  o dal respingimento verso uno  Stato in cui possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di identità di genere di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un  altro  Stato  nel quale non sia protetto dalla persecuzione.

Parallelamente vengono protette tutte le situazioni in cui esistano fondati motivi di ritenere che lo straniero, in caso di espulsione, rischi di essere sottoposto a tortura o a trattamenti inumani o degradanti o di violazioni sistematiche e gravi di diritti umani.

Infine, la protezione speciale esclude espressamente la possibilità di allontanamento dello straniero dal territorio nazionale, qualora ciò comporti una violazione del diritto al rispetto della propria vita privata e familiare. In particolare, l'amministrazione dovrà tenere di conto dei vincoli familiari dell'interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell'esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il Paese di origine.

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