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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Italia

Referendum costituzionale, la Cassazione dà il via libero al "quesito unico": in autunno il test su Renzi

Italiani chiamati alle urne per decidere sulla riforma del Parlamento a cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha legato il proseguo del Governo e della sua carriera politica. L'alta corte ha bocciato lo spacchettamento: "Il quesito sarà unico"

La Corte di Cassazione ha ammesso il referendum consultivo sulla riforma costituzionale. Ne dà notizia l''ufficio centrale presso la Suprema Corte Suprema. I magistrati con l'ordinanza dell'8 agosto 2016 hanno dichiarato conforme all'articolo 130 della Costituzione e alla Legge n. 352 del 1970 la richiesta di referendum depositata il 14 luglio 2016 alle ore 18.45 sul testo di legge costituzionale approvato dal Parlamento lo scorso aprile. 

Gli italiani il prossimo autunno saranno chiamati alle urne per rispondere al seguente quesito unico:

Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione', approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?.

Per questo tipo di referendum, chiamato anche confermativo o sospensivo, non è necessario il raggiungimento del quorum. Diversamente dal referendum abrogativo - come quello di aprile sulle trivellazioni, per intenderci - non servirà il 50% dei voti più uno e, a prescindere dal numero di partecipanti, vincerà l’opzione (Sì o No) che ha ottenuto la maggioranza dei voti.

LA RIFORMA BOSCHI.  Gli italiani saranno chiamati ad apporvare la riforma costituzionale del Senato e del Titolo V fortemente voluta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, a cui il premier ha più volte legato la sua futura carriera politica.   In più occasioni il premier ha ribadito il peso del risultato referendario: in caso di bocciatura della sua riforma Renzi e Boschi annunceranno le dimissioni. Il referendum costituzionale si è così trasformato in un plebiscito sul presidente del Consiglio.

Il testo della riforma Boschi introduce diverse novità, tra cui l’abolizione del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica e l’aumento del numero delle firme necessarie per proporre un referendum.

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