Renzi: "Se non mi mandano a casa prima mi ritiro nel 2023"
Il premier: "Sarò un libero cittadino che nei palazzi della politica non ci entra neanche per un caffè"
"Se non mi mandano a casa prima, massimo massimo nel 2023 sarò un libero cittadino che nei palazzi della politica non ci entra neanche per un caffè".
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante un incontro con cento studenti fra i 23 e i 26 anni selezionati dalla società di consulenza Bcg, parlando delle riforme. "Ci siamo presi la responsabilità bellissima e difficilissima di cambiare l'Italia, mi sono dato due mandati", il primo dei quali scade nel 2018.
Il premier ricordando l'esito di stallo delle elezioni politiche del 2011, ha sottolinneato che "il governo di Enrico Letta non riuscì, per mille motivi, a fare ciò che si era ripromesso di fare, a quel punto, altro che golpe di politica, il Presidente della Repubblica, sulla base delle indicazioni del Pd, disse tocca a Renzi, mentre io mi ero già fatto, da sindaco di Firenze, l'elenco delle prossime inaugurazioni...".
"La mia lettura della realtà è che eravamo messi talmente male che hanno detto 'giù, giù, proviamo pure questo", ha concluso.
