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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Renzi: "Nuovo Governo con tutti i partiti", poi sale al Quirinale per dimettersi

Il presidente del consiglio Matteo Renzi parla alla direzione del Partito Democratico e detta la linea per le consultazioni con il Capo dello Stato. L'attacco più duro a D'Alema: "Lo stile è come il coraggio di Don Abbondio". "Ma ora torno dai miei figli spero di vincere almeno il torneo di Play Station"

ROMA -  Matteo Renzi non guiderà "da solo" un nuovo Governo. Le parole utilizzate dal presidente del Consiglio durante la direzione lampo del Partito Democratico non lasciano dubbi: il Partito democratico sosterrà un esecutivo di larghe intese in cui "siano tutti i partiti a pagare quel prezzo della responsabilità. In alternativa c'è solo il voto".

Un voto che arriverebbe presto, subito dopo il pronunciamento sull'Italicum della Corte Costituzionale, la cui seduta è prevista a partire dal 24 gennaio. "Rimaniamo in carica per l'ordinaria amministrazione, anche se domani tornerò a casa per festeggiare il compleanno di mia nonna", scherza il segretario Pd: "Sarò impegnato in un torneo di Playstation con i miei figli e spero di avere più fortuna di quanta ne abbia avuta negli ultimi giorni". 

IL DISCORSO. "Siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano all'Italia e al Presidente della Repubblica a chiudere la crisi nei modi che il Presidente della Repubblica riterra'". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, alla direzione Pd dove ha chiarito: "Non possiamo essere tratteggiati noi a sostenere il quarto governo non votato dal popolo. Nel caso di un governo di scopo la responsabilità deve essere di tutti".

"Le ripercussioni sono sul governo e sul Parlamento che ha votato per sei volte le riforme. Le ripercussioni sono sul partito, su ognuno di noi
Il popolo è sovrano, mi assumo tutte le responsabilità ha detto Renzi comunicando al partito, come annunciato che salirà al Quirinale per porre nelle mani del Capo dello Stato il proprio mandato di presidente del Consiglio. 

Per le consultazioni con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, la delegazione del Pd sarà composta dal vicesegretario Lorenzo Guerini, il presidente del partito Matteo Orfini e dai due capigruppo di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda.

"Ho sentito Napolitano poco fa, gli ho fatto una telefonata di ringraziamento. Il Pd non fugge dalla democrazia e dalla trasparenza e nemmeno dallo streaming. Questa discussione sarà pacata e trasparente, agli occhi del mondo e del nostro popolo, mentre in queste ore c'è un boom di iscrizioni al Pd" ha detto Matteo Renzi che però si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. L'attacco più duro a D'Alema reo di aver festeggiato la sconfitta al referendum costituzionale: "Lo stile è come il coraggio di Don Abbondio" ha detto Matteo Renzi.

"Cercherò di tornare a casa per festeggiare il compleanno della mia nonna più giovane e per organizzare un torneo di play station con i miei figli".

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