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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Salvini, la giudice di Catania e il video del 2018: "Volti noti tra chi urlava assassini in faccia alla polizia"

Secondo il ministro, tra i manifestanti ci sarebbe una donna somigliante alla giudice Iolanda Apostolico, la magistrata che non ha convalidato il fermo di alcuni migranti tunisini trattenuti nel Cpr di Pozzallo. Al momento, Apostolico non ha confermato né smentito la sua partecipazione a quella manifestazione

Il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha postato un video su X, ex Twitter, in cui lascerebbe intendere di aver riconosciuto la giudice di Catania Iolanda Apostolico tra un gruppo di persone che urla insulti contro la polizia. Le immagini sono relative a una manifestazione avvenuta il 25 agosto 2018 a Catania. "25 agosto 2018, Catania, io ero vicepremier e ministro dell'Interno. L'estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla 'assassini' e 'animali' in faccia alla polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…", scrive Salvini.

Nel video postato da Salvini si vedrebbe una donna somigliante alla giudice Iolanda Apostolico, la magistrata che alcuni giorni fa non ha convalidato il fermo di alcuni migranti tunisini trattenuti nel Cpr di Pozzallo, definendo illegittimo il decreto del governo Meloni in base al quale erano nella struttura. Nel video non si vede mai la donna - che pure è tra la folla - urlare contro la polizia. Al momento, Apostolico non ha confermato né smentito la sua partecipazione a quella manifestazione.

Iolanda Apostolico è finita al centro delle cronache per aver accolto il ricorso di alcuni migranti sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi portati nel nuovo centro di Pozzallo. Il tribunale aveva infatti giudicato il recente decreto del governo "illegittimo in più parti". Alcuni giorni dopo, la maggioranza dei consiglieri togati ha depositato al Csm (il Consiglio superiore della magistratura) la richiesta di aprire una pratica a tutela della giudice: nelle intenzioni dei firmatari si tratta di una risposta alla "grave delegittimazione professionale" che avrebbe colpito la collega.

Nei giorni scorsi, la premier Giorgia Meloni si è detta "basita davanti alla sentenza del giudice di Catania" e ha parlato di "motivazioni incredibili". Dal canto suo, Apostolico ha commentato: "Non voglio entrare nella polemica, né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. Non rientra nei miei compiti. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale".

Oltre ad esplicitare l'allusione del vicepremier, il deputato catanese della Lega Anastasio Carrà ha dato il proprio supporto a Salvini, leader del partito: "Ha ragione il vicepremier e ministro Matteo Salvini: nel video che ha pubblicato questa mattina sui social ci sono volti noti. Sono certo di riconoscere la magistrata di Catania Iolanda Apostolico, che in quel 25 agosto 2018 era su un molo del porto catanese durante la manifestazione dell'estrema sinistra. La folla gridava assassini e animali in faccia alla polizia per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti. Mi rivolgo pubblicamente alla dottoressa: mi può smentire?". Per il momento non sono arrivati commenti da parte della diretta interessata.

Intanto l'Anm (l'associazione nazionale magistrati) fa sapere che "valuterà insieme alla diretta interessata se e come intervenire". Il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia, intervistato da Sky Tg24, replicando alle affermazioni fatte sui giudici di Catania e Firenze dai ministri Salvini e Crosetto, ha commentato: "Inviterei a valutare la terzietà dei giudici sulla base dei provvedimenti che vengono assunti e delle motivazioni poste alla base, e a non fare invece lo screening al passato, alla vita privata di un magistrato. Altrimenti la compressione dei diritti di un magistrato diventa impossibile da reggere". Poi ha aggiunto che "si accentua la tendenza a giudicare la terzietà del giudice, che va valutata dentro il processo, andando dalla critica del provvedimento, che è legittima, allo screening della persona, cioè vedere chi è il giudice anziché guardare quello che ha scritto. Sono preoccupato dalla china che si imbocca".

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