Amanda Knox a pezzi: "Come se mi avessero diagnosticato un cancro"
La 26enne americana, condannata a 28 anni e sei mesi per l'omicidio di Meredith Kercher, si sfoga al The Guardian: "Ovunque vado sono la ragazza che è stata condannata"
ROMA - E' tornata all'università. Sta provando a ricominciare da capo, ancora una volta. Ma la sentenza del tribunale di Firenze che l'ha condannata a ventotto anni e sei mesi di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher è un macigno insopportabile. Si sfoga al quotidiano britannico The Guarian, Amanda Knox. Racconta la sua vita e il suo dolore.
"Mi sento bloccata e intrappolata" dice. "E' come se mi avessero diagnosticato un cancro". Dopo la prima assoluzione la giovane americana aveva sperato che l'incubo fosse finito. E invece no:" Non c'è posto dove io possa andare in cui non è noto che io sono la ragazza che è stata condannata di nuovo".
Intanto la 26enne resta negli Stati Uniti e ha cominciato a frequentare l'Università di Washington, dove studia "scrittura creativa". Il tutto con il peso di un omicidio e di una condanna: "E' una cosa molto invasiva nella mia vita, ad un livello fondamentale".
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