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Venerdì, 26 Aprile 2024

Infermiere morto dopo tre mesi in rianimazione: “Si è battuto in prima linea durante l’emergenza”

Non ce l’ha fatta Javier Chunga, 59enne di origini peruviane, infermiere all’ospedale Valduce di Como. Il dolore dei colleghi: “Le persone che lasciano il segno non conoscono l'oblio, tu Javier sei una di queste”

È rimasto per tre mesi ricoverato in rianimazione, intubato, a combattere la sua battaglia con il coronavirus. Quel virus che lui stesso aveva combattuto in corsia, come infermiere, per aiutare i pazienti nei momenti più critici dell'emergenza sanitaria. Javier Chunga, infermiere 59enne di origini peruviane e padre di due figlie, è morto giovedì all’ospedale San Gerardo di Monza. È il primo infermiere comasco deceduto a causa del Covid. 

Dopo essersi ammalato, Chunga era stato portato all’ospedale Valduce di Como, lo stesso dove lavorava. Lì era stato curato dai suoi stessi colleghi per circa una ventina di giorni, poi le sue condizioni si erano aggravate. I medici avevano deciso di trasferirlo a Monza, dove è rimasto per quasi 90 giorni attaccato a una macchina per la ventilazione in terapia intensiva, fino alla fine. 

“Javier è il primo infermiere a lasciarci. Uno dei nostri che si è battuto in prima linea durante i mesi del covid. Si è fatto in quattro proprio nella terapia intensiva dove lavorava, apprezzato da tutti da tanti anni”, ha detto alla Provincia di Como il primario di neurologia del Valduce, Mario Guidotti.

Sulla pagina Facebook dell’ospedale Valduce di Como è stato pubblicato un commosso messaggio di addio a Javier. 

Le persone che lasciano il segno non conoscono l'oblio, tu Javier sei una di queste.?
Ti sei sempre dedicato con passione, gentilezza e professionalità agli altri. Ti ricordiamo ora insieme a tutti gli altri colleghi che in questo periodo hanno perso la loro vita senza un attimo di esitazione. 
Abbiamo sentito più volte avvicendarsi i numeri degli operatori sanitari che ci hanno lasciato, oggi per noi fra loro c'è anche il tuo volto che ricorderemo sempre sorridente.

È arrivata anche una nota di cordoglio da parte del vice direttore sanitario dell’istituto, Nunzio Castiglione: "Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari e a tutti i colleghi della Terapia Intensiva che hanno lavorato fianco a fianco di Javier Chunga negli ultimi vent'anni. Sono stati proprio loro i primi a curarlo appena si è ammalato". Come ricorda QuiComo, anche qui, come praticamente in tutte le altre strutture sanitarie lombarde, a causa dell'emergenza covid si sono registrati contagi tra il personale medico, lo staff infermieristico e amministrativo. "Esprimiamo rammarico per quanto accaduto e la nostra partecipazione al lutto della sua famiglia. Il pensiero va anche alla sua famiglia professionale, a tutti i suoi colleghi che hanno vissuto pesantemente questa situazione e questa perdita", ha concluso Castiglione. 

Fonte: Quicomo →
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