Stuprata dal branco perché omosessuale: "Devi essere una vera donna"
Essere omosessuali in Uganda è un incubo. E' addirittura un reato. La donna non vuole rivelare la sua identità. Ma ha deciso di raccontare tutto, sperando che qualcosa possa cambiare nel suo Paese
Dall'Uganda arriva una terribile storia di violenza. Una donna è stata stuprata dal branco perché gay. "Devi essere una donna vera, mi dicevano mentre mi violentavano in quattro".
Essere omosessuali in Uganda è un incubo. E' addirittura un reato. La donna non vuole rivelare la sua identità. Ma ha deciso di raccontare tutto, sperando che qualcosa possa cambiare nel suo Paese.
Viveva una relazione clandestina con la sua compagna per timore di avere ripercussioni legali, ma evidentemente qualche voce si era sparsa in città, così un gruppo di uomini ha deciso di "punirla" stuprandola.
L'hanno aggredita, insultata, violentata e picchiata. Gli uomini hanno minacciato di ucciderla se avesse provato a denunciare lo stupro. Dopo la violenza sessuale ha scoperto di essere incinta, e ha chiuso la relazione con la sua ex compaga di vita. Alla giornalista Isobel Young, la giovane vittima dice: "Ero disgustata da tutto e da tutti però ho deciso di portare a termine la gravidanza e ho sempre considerato mio figlio un dono divino".
Il movimento anti-omosessuali è molto forte e radicato in Uganda: "Non ho mai visto qualcosa del genere, un livello di odio così alto", racconta la giornalista che ha girato un documentario sull'argomento.
Nel documentario un uomo dice di aver violentato oltre 100 donne "per la loro omosessualità".
