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Martedì, 30 Aprile 2024

Isinbayeva, post choc del politico Pd: "Per me possono pure stuprarti"

Gianluigi Piras, presidente del forum sardo sui Diritti del partito, ha postato sul web parole offensive contro l'atleta russa e la sua posizione sulla legge antigay di Putin. Dopo il caos, le dimissioni e le scuse

"Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari ci ripenso. Magari mi fraintendono". Con queste parole su Facebook Gianluigi Piras, presidente del Forum sardo sui Diritti del Pd, ha scatenato una accesa polemica culminata poi con le scuse e le dimissioni. 

Tutta colpa di quelle parole pronunciate dall'atleta russa per la quale i gay sono "non normali". Quindi il post minaccioso d Piras. La prima a reagire è stata Paola Concia che via twitter ha esortato Epifani "a prendere subito provvedimenti".

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Una lunga serie di commenti sotto il post di Piras ha fatto il resto. Così prima il politico del Pd ha preso tempo con questo post

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Quindi, con una lunga nota, ha spiegato la sua posizione e ha lasciato l'incarico nel partito. Ecco alcuni stralci delle sue scuse e del suo addio che potete leggere integralmente qui

"Lo stupro è inaudita violenza. Ma il danno è enorme e quando si sbaglia, in politica come nella vita, c’è sempre un prezzo da pagare, e io intendo pagare. 
Lo stupro e lo stupro di una donna in particolare, è uno dei più violenti, efferati e raccapriccianti crimini che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. Dietro lo stupro c'è quasi sempre il bisogno di umiliare qualcuno e nel caso di un donna, la cinica volontà di predominare e sottomettere questa creatura che evidentemente in troppi, continuano a considerare inferiore".

Ieri, Yelena Isinbayeva, campionessa russa dell’asta, si è schierata al fianco del governo russo dichiarando: “Io sono a favore delle regole sui gay. Forse siamo un popolo diverso da quello di altri paesi ma abbiamo le nostre leggi e vogliamo che gli altri le rispettino, perché noi all'estero lo facciamo”. Su di me, queste dichiarazioni, amplificate a mezzo stampa in tutto il mondo, perché pronunciate da un personaggio pubblico, hanno avuto un impatto violento e, non so perché, ancor più poiché pronunciate da un atleta e da una donna. Una violenza che ha riacceso nella mia mente quelle che nel nazismo sarebbero diventate le premesse per le leggi razziali, tese a creare nell’opinione pubblica una sorta di legittimazione culturale nei confronti dell’oppressione e dello sterminio del popolo ebreo.

La stessa Isinbayeva, il giorno dopo  e pressata dalle polemiche che ne sono conseguite porta i media di tutto il mondo a titolare “Isinbayeva ci ripensa: sono stata fraintesa”.

Purtroppo però, io non ho scritto un post il quale significato e senso fosse immediatamente comprensibile, e non intendo e non posso permettermi di liquidare il tutto con un “non avete capito e mi avete frainteso” perché quando sono in tanti e in troppi a non aver capito, allora la responsabilità è in capo a chi, evidentemente, non si è fatto comprendere. E ora non m’importa che sia chiaro il significato di quelle parole e ancor meno m’importa l’imminente destino che la mia dignità e la mia reputazione possa trarne da questo episodio. M’importa invece delle conseguenze che la  violenza di quelle parole possano aver rappresentato per anche solo una vittima di stupro che le mie parole è arrivata a leggere.

"A tal proposito e irrevocabilmente rassegno le dimissioni dalla Presidenza del Forum Regionale sui Diritti civili del Partito Democratico della Sardegna e dalla Direzione Regionale; rassegno irrevocabilmente le dimissioni dal Consiglio comunale di Jerzu; rassegno irrevocabilmente le dimissioni dal coordinamento regionale di Anci giovane; rimetto nelle mani del Segretario Regionale e Nazionale del Partito Democratico la mia tessera di iscritto e rassegno irrevocabilmente le dimissioni da coordinatore provinciale di Prossima Italia, associazione impegnata da sempre con grande determinazione nelle battaglie in difesa dei diritti civili e che in questa fase sta sostenendo la candidatura di Giuseppe Civati alla Segreteria Nazionale del Pd".

Fonte: Facebook →
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