La Primavera Verde dell'Egitto: liberali, cristiani e islamici moderati contro i Fratelli Musulmani
Sull'Assemblea Costituente si spacca il fronte anti-Mubarak: le minoranze accusano i Fratelli Musulmani di voler imporre il loro potere
E' ormai scontro aperto nell'Egitto del dopo-Mubarak: tutto lo spettro politico di minoranza si schiera contro i Fratelli Musulmani, accusati di voler imporre il proprio potere attraverso la formazione di un'assemblea costituente "monocolore".
Dopo il ritiro degli esponenti del fronte politico liberale, del rappresentante della Corte costituzionale e di quelli della moschea universitaria di al-Azhar, ieri è stata la volta della Chiesa copta, che ha deciso di ritirare i suoi delegati per protesta.
L’Assemblea costituente, formata da 50 deputati delle due Camere del Parlamento e da 50 figure della società civile e delle istituzioni riflette ora unicamente la maggioranza politica, formata dal partito "Libertà e Giustizia" e dai salafiti di "al-Nur".