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Venerdì, 26 Aprile 2024

Marrobbio a Lampedusa, almeno 200mila euro di danni: "È un disastro"

A Lampedusa poche notti fa si è registrato il fenomeno del marrobbio, ossia una rapida variazione del livello marino. Il sindaco Giusi Nicolini: "E’ un disastro. E’ come se ci fosse stato un piccolo tsunami, tutte le barche si sono alzate, i pescherecci sono affondati"

Due pescherecci ed alcune, piccole, imbarcazioni da diporto sono affondati. Danneggiata anche una motovedetta dei carabinieri. Due notti fa a Lampedusa si è registrato il fenomeno del marrobbio, ossia una rapida variazione del livello marino.

Sono stati divelti, a causa di queste gigantesche onde, anche i pontili dove venivano ormeggiati pescherecci e natanti da diporto. E' accaduto tutto dall'altro lato del molo Favarolo e, dunque, il marrobbio non ha intaccato il porto dove approda il traghetto di linea e pertanto i collegamenti non sono compromessi.

Già durante la notte, con delle pompe, la Guardia costiera e gli stessi militari dell'Arma sono riusciti a salvare la motovedetta dei carabinieri dove si era aperta una falla. Adesso, non ci sono più rischi perché il repentino spostamento del livello marino sembra essersi spostato verso Levante. A quanto pare, era da circa 20 anni che, a Lampedusa, non si verificava un fenomeno naturale del genere, scrive AgrigentoNotizie.

Servono 200 mila euro soltanto per eliminare, immediatamente, i pericoli. E per evitare l'interdizione alla navigazione del porto. All'indomani del marrobbio, ieri, Lampedusa era drasticamente paralizzata. Tutta la marineria era impegnata nel tentativo di riportare prima a galla, e poi magari tirarle a secco, le piccole imbarcazioni colate a picco.  

Le ditte per riportare a galla ciò che è affondato e per recuperare i corpi galleggianti vaganti devono arrivare da fuori. Ogni tentativo effettuato con i mezzi a disposizione dell'isola è, infatti, purtroppo, fallito. Non è stato possibile, nonostante i tentativi, riuscire a recuperare, ed a riportare a galla, i due pescherecci affondati e le imbarcazioni da diporto più grandi.

Il sindaco Giusi Nicolini ha già allertato alcune imprese della provincia e i primi preventivi, ieri, iniziavano ad arrivare al Municipio: "E’ un disastro - scrive su Facebook - E’ come se ci fosse stato un piccolo tsunami, tutte le barche si sono alzate. Già stanotte ho avvisato la Prefettura di Agrigento  ed ho chiamato il presidente della Regione che sta convocando la Protezione civile"

"Siamo di fronte ad una calamità naturale seria. C’è stato un vento fortissimo, una sorta di tromba d’aria – aggiunge – si  sono alzate le onde e l’acqua è arrivata fino al campo sportivo.  C’è bisogno di aiuto, di riportare all’asciutto i pescherecci affondati e di controllare tutti gli altri. E’ affondata la vita  ed i sacrifici fatti dai pescatori”. A Lampedusa sono circa 300 i pescatori. 

Fonte: AgrigentoNotizie →
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