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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Digital Transformation

La digitalizzazione conquista anche gli archivi comunali: il progetto Cartabyte

Il processo di digitalizzazione ha interessato sempre più settori e tra questi c’è anche quello dell’edilizia. Cartabyte è il progetto che si occuperà di digitalizzare gli archivi comunali e semplificare la burocrazia

Efficienza, sicurezza, sostenibilità. Sono queste le tre parole d’ordine principali di qualsiasi processo di digitalizzazione che ormai sta coinvolgendo i settori più disparati. L’obiettivo è quello di semplificare ogni pratica burocratica e rendere migliori i servizi al cittadino, lo stesso traguardo che si è posto Cartabyte. Il nome è quello di un progetto messo a punto dalla Regione Toscana per digitalizzare gli archivi comunali. Si punta in questo caso a perfezionare la conservazione e la gestione della documentazione urbanistica, in modo che sia accessibile agevolmente. Si tratta dunque di una iniziativa che vale la pena approfondire.

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Che cos’è il progetto Cartabyte

Cartabyte è stato ideato per digitalizzare le pratiche cartacee del settore urbanistico: in particolare, si fa riferimento a tutti quegli strumenti che sono stati elaboratori fino al 2005. L’intenzione è quella di coinvolgere gli archivi di tutta la Regione Toscana e quelli dei vari enti locali, anche se non è da escludere l’allargamento degli orizzonti fino all’edilizia privata.

L’iniziativa è stata finanziata con 3 milioni di euro e ogni singolo comune ha la possibilità di chiedere dei contributi economici per un solo progetto. L’importo massimo che si può ottenere inoltre è di 40mila euro. Le domande, invece, potranno essere presentate entro e non oltre il 12 ottobre 2024. Ma come avverrà in concreto questa connessione virtuale tra pratiche che risalgono a diverso tempo fa e strumenti più moderni?

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Quali documenti verranno digitalizzati

La digitalizzazione degli archivi comunali toscani è stata pensata per far sì che la memoria storica digitale dei vari documenti si conservi dall’avvio dell’iter amministrativo fino alla sua conclusione. C’è da precisare che il materiale cartaceo che verrà digitalizzato non si trasformerà in uno scarto per l’archivio, anzi verrà collocato in uno spazio di minore accessibilità così da assicurare la conservazione nel corso del tempo.

Cartabyte, però, ha anche altri obiettivi da raggiungere. Ad esempio, l’idea è quella di creare delle piattaforme collaborative per condividere dati, informazioni e documenti, coinvolgendo ogni soggetto del processo di pianificazione urbanistica. Ogni singolo progetto comunale verrà valutato dalla Regione Toscana che poi si impegnerà a stilare una graduatoria con quelli che riceveranno il contributo economico. Per l’occasione, 170 località toscane hanno ricevuto un questionario per comprendere in che situazione versi il loro archivio urbanistico.

Cartabyte è destinata a prendere forma nel biennio 2024-2025, quindi c’è ancora tempo per vedere come risulterà la digitalizzazione nel suo complesso, nonostante gli scenari prospettati siano già molto interessanti. Verranno infatti applicate tecniche di gestione documentale molto sofisticate, per non parlare della consultazione da remoto da parte di cittadini e professionisti e passando per la ricostruzione virtuale delle pratiche urbanistiche più complesse.

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