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Esiste un "guanto" che traduce la Lingua dei Segni Italiana e potrebbe rivoluzionare il modo di comunicare delle persone con difficoltà uditive

Grazie a dei sensori e ad un sintetizzatore vocale, "Talking Hands" è il progetto italiano che promuove una comunicazione più inclusiva

In Italia oltre 100.000 persone vivono con difficoltà uditive e, molto spesso, la barriera comunicativa tra chi padroneggia la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e chi non la comprende, rappresenta un ostacolo insormontabile.
Per rispondere a questa esigenza, la startup italiana LiMiX ha progettato un guanto capace di tradurre in tempo reale il linguaggio dei segni tramite un sintetizzatore vocale.

Il cervello dietro questa innovazione è di Francesco Pezzuoli, attuale amministratore delegato di LiMiX. Il progetto è stato concepito in collaborazione con la sezione di Matematica e Applicazioni dell'Università degli Studi di Camerino, nonché con il supporto di aziende italiane di spicco, tra cui E.O.S. e MES spa, questa ultima già impegnata nello sviluppo dell'esoscheletro per disabili "Phoenix."

Come funziona Talking Hands, il guanto che traduce la LIS

Talking Hands è molto più di un semplice guanto; è una potente fusione di tecnologia e design intelligente. Questo dispositivo indossabile integra una complessa sensoristica in grado di catturare i movimenti delle mani, compresi quelli delle dita. Ogni gesto eseguito dall'utente viene accuratamente registrato e, grazie a un sofisticato software, viene tradotto in parole o frasi comprensibili. 

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Il cuore di questa innovazione risiede nel software. Composto da tre parti essenziali, il firmware nella scheda elettronica montata sul guanto raccoglie i dati dai sensori, li elabora per correggere possibili errori di misurazione e li invia all'algoritmo sviluppato da LiMiX per la traduzione della LIS. Questo algoritmo è in grado di riconoscere con sorprendente precisione i gesti compiuti dall'utente in tempo reale, con un ritardo minimo di soli un decimo di secondo. Le parole tradotte vengono trasmesse attraverso Bluetooth a uno smartphone che deve essere dotato di un'applicazione appositamente sviluppata da LiMiX. Quest'applicazione, grazie a un sintetizzatore vocale, rende finalmente udibili i segni catturati dal guanto, consentendo agli utenti di comunicare in modo fluido e naturale.

Comunicazione inclusiva

Questo straordinario progetto è cresciuto e prosperato grazie all'impegno di giovani ricercatori, professori universitari e imprenditori. È una testimonianza vivente della vitalità della ricerca italiana, che dimostra di essere sempre in grado di rimanere al passo con le sfide più avanzate e, in alcuni casi, anticiparle. LiMiX è convinta che Talking Hands rappresenterà un passo significativo nel miglioramento della qualità della vita delle persone non udenti, contribuendo a una maggiore inclusione sociale e a una comunicazione più proficua per tutti. 

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