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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il big match dell'Olimpico

Verso Roma-Napoli: a distanza di un anno è ancora "Mou" contro "Spallettone "

Nell'ottobre del 2021 il gustoso siparietto tra i due ai microfoni di Dazn. Domenica sera all'Olimpico si rinnoverà la sfida, col portoghese imbattutto nei sei precedenti incroci

Era il 3 ottobre, davanti ai microfoni di Dazn. A fine intervista a Mourinho viene detto che anche Luciano Spalletti è in collegamento in diretta.“Grande Spallettone! Ma che, vuoi vincere tutte le partite? Secondo me tu devi perdere la prossima in trasferta”. Il gustoso siparietto del dopo partita risale proprio a dodici mesi fa: la Roma aveva appena battuto l’Empoli 2-0, il Napoli aveva espugnato Firenze 2-1 ed avrebbe fatto tappa nella successiva trasferta all’Olimpico. “Stai bono, te, che sei pericoloso”, aveva risposto l’allenatore toscano, tra risate reciproche. Curioso a dirsi, ma la situazione che giallorossi e partenopei stanno vivendo ricalca in maniera quasi fedele quella vissuta dai due allenatori in occasione della diretta dalle rispettive mixed zone. Tanto da rendere quel dialogo a distanza incredibilmente attuale, come se fosse stato fatto nel post match della scorsa giornata.

Domenica infatti, scendono in campo infatti Roma-Napoli (con l’eventuale augurio del mister portoghese al collega di perdere la prossima sfida fuori casa che sarebbe pertanto rinnovato), e “Spallettone”, alias Luciano Spalletti, sta effettivamente provando a vincere quasi tutte le partite che gli si presentano davanti. I successi sono ben dodici su quattordici match tra campionato (due pareggi proprio a Firenze – altra curiosa coincidenza – ed in casa col Lecce) e Champions, competizione dove gli azzurri vantano finora il miglior attacco con diciassette reti in quattro uscite ed un percorso netto, tanto da collocarli al vertice del Gruppo A con dodici punti, gli stessi del Bayern nella Pool C.

Spalletti, probabilmente, replicherebbe nella stessa maniera. Perché il “Mou”, in effetti, sa essere pericoloso. Sta perdendo pezzi in continuazione, con particolare riferimento alle new entry del mercato estivo (in primis Wijnaldum, poi a ruota Celik e Dybala), eppure la sua Roma è lì. Segna meno – i gol realizzati sono la metà – e subisce in ugual misura rispetto al Napoli, non ha un terminale offensivo che timbra cartellini con continuità - Abraham lo ha fatto solo due volte – ma ha saputo fare di necessità virtù, con una spettacolarità inversamente proporzionale a praticità e cinismo. E pericolosa è la sua Roma per come riesce a sfruttare le ripartenze, consequenziali ad una fase difensiva svolta sempre con un mix efficace di aggressività e ordine.

La chiave del match, in fondo, sarà proprio nella capacità dei giallorossi di anestetizzare la verve offensiva di un Napoli che là davanti ha tante frecce al suo arco. A partire dalla rivelazione Kvaratskhelia, punta di diamante del fronte d’attacco ma anche punta di un iceberg di ragguardevoli dimensioni, compattato grazie all’intercambiabilità di Simeone, Oshimen e Raspadori al centro, e l’ultimo fruibile anche come esterno insieme a Lozano, Elmas e Politano. E non è un caso che almeno una volta nel tabellino marcatori in serie A questi “magnifici sette” ci siano finiti tutti, in una sorta di cooperativa del gol che contempla anche altri sei soci (Olivera, Lobotka, Zielinski, Anguissa, Juan Jesus e Min-Jae Kim). E le indiscrezioni parlano infatti di un Mourinho intenzionato ad apportare dei correttivi all’assetto dei suoi, con Mancini sul centro destra nel pacchetto arretrato in modo da provare ad arginare efficacemente Kvaratskhelia, ma anche un maggiore coinvolgimento di capitan Pellegrini in fase di contenimento.

E poi ci sono i precedenti. Tra “Spallettone” ed un Mou che ha sempre saputo come imbrigliare l’amico-rivale, se è vero che nei sei precedenti scontri diretti il portoghese non ha mai perso: tre pareggi e tre vittorie, compresa quella centrata nel match disputato a San Siro ad agosto 2008, che metteva in palio la SuperCoppa Italiana alzata dai nerazzurri superando la Roma ai rigori. Altri tempi, in cui Luciano sedeva sulla panchina su cui nell’estate del 2021 José ha scelto di accomodarsi. Quel 3 ottobre 2021, il simpatico scambio di battute si chiuse con uno Spalletti che ridendo ammonì il portoghese: “Guarda che qui a Napoli abbiamo tutti gli amuleti, questo ti girerà contro!”. Il 24 ottobre, all’Olimpico, finì 0-0. Chissà se i due “amigos” firmerebbero per lo stesso epilogo.

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