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Venerdì, 26 Aprile 2024
F1

La Mercedes ci crede: "Possiamo vincere le cinque gare che restano"

Il tracciato messicano è favorevole alla Red Bull. La Mercedes però, non demorde e lotterà fino all'ultimo per difendere la corona iridata: parola di Toto Wolff

Max Verstappen 287,5, Lewis Hamilton 275,5. Mercedes 460,5, Red Bull 437,5. Quando mancano 5 gare al termine della stagione di F1 più avvincente degli ultimi anni, Max Verstappen è al comando della classifica iridata con 12 lunghezze di vantaggio sul sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton. La Mercedes del sette volte campione del mondo ha 23 lunghezze di vantaggio sui rivali della Red Bull che sognano di interrompere l'egemonia mostrata nell'era ibrida da parte della Casa della stella a 3 punte.

F1, Austin: Verstappen vince davanti a Hamilton

Nel team diretto da Toto Wolff sono ben consapevoli di quanto la sfida per i titoli mondiali quest’anno sarà più difficile che mai. Sanno, però, che hanno tutte le possibilità per giocarsela fino alla fine e non fanno drammi dopo la sconfitta subita a Austin, da parte di Verstappen che ha tagliato il traguardo per primo, rimontando grazie alla strategia dopo il sorpasso subito in partenza e vanificando nel finale il tentativo di recupero di Hamilton.

Il prossimo appuntamento in Messico, domenica 7 novembre, sulla carta strizza l’occhio alle Red Bull e esalterà anche Sergio Perez, terzo in America e sostenuto da una torcida messicana che già non vede l’ora di vedere in azione il suo beniamino.

“Il morale è alto e possiamo vincere le cinque gare che restano”, ha detto Toto Wolff nella conferenza stampa dopo la gara di Austin.

“Dobbiamo evitare i ritiri che sarebbero fatali per tutti e per questo abbiamo dovuto incassare queste penalità sui motori. Questa è un’annata divertente, siamo sotto pressione ma è positiva.”

L’altitudine di Città del Messico è sempre stata favorevole in passato per i motori Honda e potrebbe far soffrire il motore Mercedes. “Tradizionalmente è un circuito che per noi è complicato, però quest’anno tutto può essere cambiato. Abbiamo visto che la Red Bull ha fatto bene su tracciati che erano favorevoli a noi e in altre occasioni è successo il contrario. Credo che la cosa migliore sia quella di correre gara per gara. Dobbiamo mantenere il ritmo e il morale alto”.

Wolff non ha nessun rimpianto per non aver adottato una strategia fotocopia a quella di Verstappen. L’olandese si è fermato al giro 11, mentre Hamilton ha pittato alla tornata 14 ed è rientrato in pista con sei secondi da recuperare.

“Loro hanno adottato una strategia molto aggressiva con la prima sosta, qualcosa di molto simile a ciò che facemmo noi in Bahrain. Noi vincemmo allora in quel modo e a loro è toccato stavolta. In questa gara ci sono state strategie interessanti e belle battaglie. Ora discutiamo sul fatto che avremmo potuto coprire l’undercut al giro 10, ma era davvero presto. Eravamo molto lenti con le gomme medie e avevamo dei dubbi sul fatto che saremmo arrivati al traguardo con le gomme dure se ci fossimo fermati in quel momento. Pensavamo di poter avere un’opportunità negli ultimi giri, però non è stata sufficiente. Una volta che ti avvicini alla macchina davanti diventa complicato”, ha detto Wolff.

Verstappen, nella gara di Austin, è stato bravo a gestire alla perfezione i suoi pneumatici e ha potuto tirar fuori una extra-performance quando Hamilton gli si è avvicinato nei giri finali. A Città del Messico sarà un’altra battaglia: tutta da seguire.

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