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Sabato, 27 Aprile 2024
L'iniziativa

Pornhub verificherà il consenso di chi pubblica contenuti sulla sua piattaforma

Dopo le polemiche sugli abusi rilevati sulla sua piattaforma, il più celebre sito di contenuti per adulti ha deciso di studiare le contromosse: chiunque carichi contenuti video su Pornhub dovrà inviare una liberatoria con la firma di tutti i performer

Dopo le polemiche che ciclicamente tornano a minarne la reputazione, Pornhub, il più celebre tra i siti per video per adulti, corre ai ripari. E dopo aver obbligato i co-performer (ovvero tutti quelli che affiancano un performer presente sulla piattaforma) a fornire un valido documento di identità, ora sarà obbligatorio anche firmare e inviare una liberatoria. Ovvero un documento che attesti che chiunque abbia preso parte alle riprese di un video hard lo abbia fatto in maniera consensuale. 

L'obiettivo sarebbe quello di orientare la piattaforma verso una maggiore trasparenza, dopo le accuse che negli anni scorsi l'hanno dipinta come un sito in cui era possibile trovare episodi di revenge porn e violenze sessuali anche su minori. Accuse che avevano portato anche carte di credito come Visa e Mastercard a bloccare i pagamenti per accedere ai servizi premium. 

La stretta è partita dallo scorso martedì 23 gennaio e non è ancora chiaro se abbia anche valore retroattivo.

Dallo scorso dicembre il sito è finito sotto la lente della Commissione Europea insieme ad altri hub digitali dell'intrattenimento per adulti. Pornhub, XVideos e Stripchat sono infatti i tre siti per adulti che sono stati chiamati a rispettare il Digital services act (Dsa) europeo. La norma prevede llimitazioni sulla profilazione degli utenti, norme sulla protezione dei minori, sulla violenza online e maggiore trasparenza su algoritmi e pubblicità. La nuova misura potrebbe essere un ulteriore passo della piattaforma quindi, verso una maggiore affidabilità. Una merce sempre più essenziale, anche nel mondo del digitale. 

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