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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il giocatore di scacchi: la storia che ha ispirato il film, in onda questa sera in tv

Oggi alle 21.15 Cielo propone una pellicola basata sul libro che rielabora la vera vicenda di Aleksandr Alechin, scacchista russo morto in circostanze misteriose

Stasera, 16 maggio, Cielo propone “Il giocatore di scacchi”, un film spagnolo tratto dal romanzo omonomo di Julio Castedo. Il protagonista della storia si chiama Diego Padilla, ma la storia è apertamente ispirata alla vicenda di Aleksandr Alechin, campione del mondo russo residente in Francia durante l’occupazione nazista e morto in circostanze misteriose. Una occasione per scoprire qualcosa in più sulla sua vera storia.

La vera storia di Aleksandr Alechin, ispiratrice del film Il giocatore di scacchi

 Il giocatore di scacchi è un film spagnolo del 2017 diretto da Luis Oliveros e interpretato da Marc Clotet. Tratto dal romanzo El jugador de ajedrez di Julio Castedo, narra la storia di Diego Padilla, uno scacchista, campione spagnolo di scacchi nel 1934 che, dopo aver sposato la francese Marianne Latour, nel 1940 si trasferisce con la famiglia a Parigi e, in seguito a varie vicissitudini di ritrova prigioniero delle SS nella Francia occupata dai nazisti. In parte la storia si ispira però alla vita di un giocatore di scacchi realmente esistito, che risponde al nome di Aleksandr Alechin, considerato uno dei più grandi campioni di sempre della sua disciplina.

Nacque a Mosca nel 1982 da una famiglia benestante e iniziò a giocare a scacchi all’età di 7 anni, grazie alla madre e al fratello; a 12 anni cominciò a fare sul serio, partecipando ad alcuni tornei, finché a 17 anni non vinse il campionato nazionale dilettanti, guadagnando il titolo di maestro. In pochi anni sfidò i più grandi campioni della disciplina, in tornei internazionali sempre più importanti, fino al 1927, anno del titolo mondiale vinto a Buenos Aires (Argentina) contro il grande campione cubano José Raúl Capablanca. Ma scacchi a parte, la vita di Alechin fu caratterizzata da episodi che ben poco avevano a che fare con il gioco. Da tempo naturalizzato francese, nel 1940 lavorò come interprete per l’esercito transalpino, ma con l’occupazione di Parigi da parte dei nazisti, cominciò a scrivere articoli di propaganda in cui analizzava la superiorità della razza ariana – al cospetto di quella ebrea – anche nel gioco degli scacchi.

A partire dal 1942 dovette partecipare a tornei promossi dai nazisti dato che in caso di rifiuto i tedeschi avrebbero minacciato l’incolumità di sua moglie, l’americana Grace Wishard. Sul finire della Seconda Guerra Mondiale, Aleksandr Alechin fu però additato dai più come un collaboratore del Terzo Reich al punto che associazioni e scacchisti si coalizzarono per estrometterlo da futuri tornei. A detta di molti le simpatie antisemite dell'uomo precedevano l'avvento del nazismo e l'amicizia con il governatore della Polonia Hans Frank (poi processato e giustiziato a Norimberga) era cosa nota. Alechin morì, a 53 anni, il 24 marzo 1946 durante un soggiorno a Lisbona (Portogallo), ufficialmente a causa di soffocamento. Le dinamiche rimasero però oscure e il campione di scacchi fu plausibilmente ucciso dai servizi segreti sovietici.

Dove vedere Il giocatore di scacchi in tv e in streaming (lunedì 16 maggio)

Il film Il giocatore di scacchi va in onda questa sera, 16 maggio, alle 21.15 su Cielo (canale 26) e in live streaming sul sito ufficiale del canale.

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