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Domenica, 28 Aprile 2024
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Naomi Campbell non sarà a Sanremo 2021: la Venere Nera ha dato buca

La top model, annunciata accanto ad Amadeus nella serata di apertura del Festival, non potrà essere presente a causa delle nuove restrizioni Usa

Martedì 2 marzo si accenderanno le luci del Teatro Ariston per la prima delle cinque serate del Festival di Sanremo 2021, ma sul palco dell’Ariston non troveranno Naomi Campbell, annunciata con entusiasmo  da Amadeus come co-conduttrice della serata inaugurale prima della disdetta arrivata a qualche giorno dall’inizio della kermesse. “A causa delle nuove restrizioni Usa che impongono la quarantena a chi arriva dai paesi Schengen e ai cittadini non americani la signora Campbell non potrà essere presente alla prima serata del Festival di Sanremo” ha spiegato il direttore artistico: "Sono state percorse molte ipotesi ma nessuna ha reso possibile il rientro negli Stati Uniti in tempo per le attività programmate da Naomi.

Naomi avrebbe dovuto aprire il festival, presentandosi per prima rispetto alle altre protagoniste femminili che si alterneranno nel corso delle serate (Luisa Ranieri, Serena Rossi, Simona Ventura, Barbara Palombelli, Elodie, Matilda De Angelis, Vittoria Ceretti, Ornella Vanoni, Beatrice Venezi e Loredana Bertè) per volere dello stesso conduttore: “Questa estate ho visto un servizio su ciò che rappresenta al di là della moda. Potrà raccontare ciò che il pubblico non sa e che le appartiene”, aveva raccontato Amadeus tracciando una premessa interessante, considerata l’attenzione verso un personaggio che - al netto di una vita privata chiacchieratissima - basta il nome per evocare forme concave e convesse di un corpo che è bussola per il sistema Moda, sguardi che fulminano obiettivi fotografici, movenze che insegnano ai felini come si fa a spostare l’aria.

“Venere Nera” la definisce chi usa il suo nome come sinonimo di una perfezione estetica che passa anche dalla pelle scura; “Pantera” chi resta folgorato dalla memorabile falcata che ha calcato le passerelle di tutto il mondo per dare anima agli abiti dei più importanti stilisti.

Dici ‘Naomi’ e non serve aggiungere altro, insomma. Non a caso: “Uscire con lei non vuol dire soltanto frequentare una bellissima donna: significa camminare a braccetto con un’azienda. Quando stavamo insieme il marchio Naomi era dietro solo ad aziende come Coca-Cola, Ferrari e poche altre”, ha detto di lei in occasione dei suoi 50 anni l’ex compagno Flavio Briatore: “Quando sfilava, si girava anche la passerella. Oggi non c’è nessuno come lei”.

Una carriera lunga oltre trent’anni quella di Naomi Campbell: da Versace ad Alaïa, da Chanel a Valentino, da Alexander Lee McQueen a Dolce & Gabbana, i marchi che devono molto all’interpretazione che lei ha dato alle loro creazioni sono tantissimi, gli stessi che hanno fatto la storia, di una delle “top” più famose del mondo, ma anche della Moda stessa, intesa come Stile inaccessibile al tempo.

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“Dicevano che sarei durata solo 11 anni, ma eccomi oggi a festeggiare 33 anni nel mondo della moda. Mi sento così benedetta e grata a Dio. Non avrei mai pensato che ci sarebbe stato un giorno in cui avrei condiviso un messaggio simile sui social media”, ha scritto Naomi a corredo della prima foto da modella scattata quando aveva appena 15 anni. Da quel giorno, di anni, ne sono passati 35, durante i quali è stata anche ripresa in versione Playmate sulla cover del numero di dicembre 1999 di Playboy e diverse volte tra le protagoniste del celebre Calendario Pirelli (sotto fotografata da Patrick Demarchelier per l'immagine del mese di dicembre del 2005).

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Determinante nella sua vita professionale e umana l’amicizia con Gianni Versace: “Non dimenticherò mai quel giorno. Quel senso di terrore e di disperazione nel sapere che una persona che amavi non sarà più al tuo fianco”, il ricordo della top model nel 22esimo anniversario dell’assassinio dello stilista, avvenuto a Miami il 15 luglio 1997: “Hai sovvertito tutte le regole, sei stato un grande innovatore. Resterai sempre nel mio cuore, non sarai mai dimenticato”. (Nelle foto in basso, insieme a lui in una sfilata nel 1996 e nel giorno dei suoi funerali. Poi nel 1998 con Donatella Versace e Kevin Richardson al termine di una sfilata​).

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“Quando si pensa al Sudafrica, viene subito in mente Nelson Mandela, e sarà sempre così”, ha detto del primo presidente della nazione democraticamente eletto e suo grande amico, scomparso nel 2013, che chiamava affettuosamente “nonno” (Nella foto, con lui nel 1998). Impegnata nel sociale e in particolare nella lotta contro la povertà in Africa, con Iman e Bethann Hardison, Naomi è portavoce della campagna Diversity Coalition, una campagna che denuncia le case di moda che discriminano le modelle di colore. Lei stessa ha raccontato di essere stata discriminata: “Il tema - non è un ancora completamente bilanciato. Sono il volto di una nuova campagna e mi è stato detto che, a causa del colore della mia pelle, un certo paese non userebbe la mia foto”, ha spiegato tempo fa, sostenendo come sebbene l'industria della moda sia diventata più multietnica e multirazziale negli ultimi anni, siano ancora necessari molti passi avanti per raggiungere le pari opportunità tra bianchi e neri.

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Il 22 settembre 2017 Naomi Campbell è tornata eccezionalmente in passerella nella settimana della moda di Milano per rendere omaggio a Gianni Versace nel ventennale della sua scomparsa, insieme alle colleghe Carla Bruni, Claudia Schiffer, Cindy Crawford e Helena Christensen.

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Naomi Campbell per Chanel nel 1999

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Naomi Campbell per Dolce e Gabbana 2002

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(Dior, 1997)

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(Ferrè 1998)

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(Valentino, 1999)

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(Givenchy 2015)

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