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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sanremo

Sanremo 2018, tanta musica e molti omaggi: ma è un Festival o un concerto di Baglioni?

Classifica provvisoria per le nuove proposte e per i Campioni in gara. Sting canta in italiano, Franca Leosini "intervista" Baglioni, i conduttori si scatenano su "Despacito"

Il Festival dei tributi, si era detto. Giusto e lodevole, però alla seconda serata di Festival il continuo guardarsi indietro per celebrare - giustamente - quanto di bello c'è nella canzone italiana penalizza un po' quello che, alla fine, è una rassegna canora che dovrebbe mostrare il meglio che il panorama musicale ha da offrire in questo momento. 

Claudio Baglioni, con classe, lascia sempre di più la scena a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, veri conduttori del Festival, ed è soprattutto l'attore a fare la parte del leone: presenta, declama, canta, balla, intervista Sting in inglese (altro che Elisabetta Canalis...).

Ma se si tiene in disparte come conduttore, Baglioni strafà purtroppo con la sua presenza musicale. Duettare con gli ospiti per omaggiare altri artisti è un conto, interrompere gara e spettacolo per cantare le proprie canzoni è qualcosa che fa storcere il naso anche ai fan più incallito, nonostante il pubblico partecipi entusiasta e batte le mani. 

Comunque, come da tradizione sanremese, si parte subito con l'esecuzione di quattro delle otto Nuove Proposte e relativa classifica provvisoria secondo i voti della giuria demoscopica. Queste le posizioni: Alice Caioli, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane. Il pubblico rumoreggia. (LE PAGELLE DELLE NUOVE PROPOSTE). 

Poi si entra nel vivo della gara con dieci dei venti Campioni in gara. Michelle Hunziker e Favino spiegano perché Ermal Meta e Fabrizio Moro sono stati sospesi.  Si inizia con Le Vibrazioni, Nina Zilli, Diodato e Roy Paci, Elio e le Storie Tese, Vanoni con Bungaro e Pacifico, Red Canzian, Ron, Renzo Rubino, Annalisa e Decibel. (TUTTI I TESTI DELLE CANZONI IN GARA).

La classifica provvisoria con i voti della sala stampa: nella zona bassa ci sono Red Canzian, Elio e le Storie Tese, Renzo Rubino,  Nina Zilli; in quella centrale Annalisa, Decibel e Le Vibrazioni; zona alta Diodato e Roy Paci, Ron, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico. 

Sanremo 2018, le pagelle della seconda serata: promossi e bocciati 

Il Volo sono i primi ospiti della serata. Il trio, vincitore di Sanremo nel 2015 con "Grande amore" cantano prima da soli e poi con Claudio Baglioni per l'omaggio a Sergio Endrigo, un tributo al quale Baglioni teneva particolarmente. 

Pippo Baudo torna a casa sua, all'Ariston, e declama una lettera aperta a Sanremo, che inizia con l'omaggio a Domenico Modugno, passa per il primo Festival da conduttore nel 1968 e ripercorre la sua carriera sanremese, compresi tutti i suoi "l'ho scoperto io". Baudo si autocelebra, ma in fondo ci può pure stare. 

Il "sarto di Sanremo" ricorda: "I Festival con Baudo e Bongiorno erano un altro spettacolo"

Dopo Biagio Antonacci, arrivano Sting e Shaggy. Se l'omaggio del cantante inglese alla musica italiana è un po' sfocato, il duetto tra i due trasforma l'Ariston in una grande pista da ballo, per uno dei momenti più vivi di questa serata, obiettivamente un po' troppo lento, anche se con sprazzi di "follia", come il balletto sulle note di "Despacito"

C'è anche Franca Leosini, penalizzata da uno spazio un po' troppo breve e da un pubblico maleducato e poco attento. Torna all'Ariston anche Roberto Vecchioni, con la sua "Samarcanda" e con un improvvisato ritornello di "Chiamami ancora amore", vincitrice del Festival nel 2011. Sul tardi arriva anche il mago Forest, che "serve" più che altro a far passare il tempo in attesa dell'elaborazione della classifica: si ride, ma ormai sono tutti stanchi.

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